In tanti, diciamola tutta, non si compone neanche più il numero dei ghisa. Un incidente senza feriti? Meglio la constatazione amichevole, o possono passare tre ore prima che compaia una divisa. Schiamazzi sotto casa? I milanesi si rassegnino ai tappi nelle orecchie. Al di là dei luoghi (purtroppo) comuni, il capogruppo comunale di Forza Italia Fabrizio De Pasquale per tutta l'estate ha raccolto le proteste di cittadini e comitati che hanno denunciato chiamate a ripetizione al centralino della polizia locale senza mai ottenere interventi. Una casistica varia e diffusa su tutte le zone. Si va da piazza XXIV Maggio, dove i commercianti del mercato comunale chiamano ogni sabato i vigili per liberare l'unico varco aperto dall'assedio di venditori abusivi sudamericani, al parco della Martesana dove il comitato dei residenti ha chiesto che i concerti nell'Anfiteatro finissero alle 24, ma nessuno ha vigilato sull'accordo. Inutili le chiamate per allontanare camper e roulotte di rom in via Dei Missaglia o in via Civitavecchia. Solo due interventi in 6 mesi in viale Caldara, per gli schiamazzi davanti al locale Hops. In viale Tibaldi i vigili possono vedere benissimo da soli il mercatino abusivo spuntato alla fermata della 90/91 di viale Tibaldi, proprio a 100 metri dal Comando. Ma la linea è «guarda e passa». E un suk si è formato in via Padova. Rave party, bottellon, feste etniche nei parchi: i residenti hanno denunciato con pochi risultati il degrado al parco Cassinis, alla Montagnetta di San Siro il venerdì sera (un comitato ha scritto anche al sindaco), in via Corelli (musica a palla fino alle 11 del mattino), piazza Leonardo da Vinci, parco Lambro. In via Venini era stato segnalato un massello fuori posto, dopo due ore c'è stato un incidente per fortuna non grave. L'elenco continua.
De Pasquale non vuole tanto attaccare i vigili quanto chi li amministra, «evidentemente male»: il sindaco e l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli. «I ghisa non escono non per pigrizia, ma perchè non possono a causa di una cattiva organizzazione e di indirizzi politici ricevuti - denuncia il capogruppo Fi -. Se vengono chiamati a controllare rave party o feste di centri sociali vicini alla sinistra non intervengono. E il numero delle pattuglie di notte è ridottissimo, in sede di Bilancio siamo riusciti a strappare 400mila euro nel Bilancio 2014 per aumentare gli straordinari ma la giunta doveva concedere più fondi. Chiediamo di discutere in Commissione sulla riorganizzazione del servizio, sentendo anche i sindacati. Basta usare i ghisa come statuine, come nel caso dei 120 agenti intorno a piazza Castello pedonalizzata, e i 400 vigili di quartiere tornino a disposizione del nucleo radiomobile e della centrale». Anche il portavoce del Sulpm, Daniele Vincini, ritiene che specie in vista di Expo «vada aperto un confronto sindacale sul servizio di notte, e il ruolo dei vigili di quartiere vada rivisto in ottica più organica al Corpo: vanno impiegati a Linate, nelle stazioni, nei mezzanini del metrò. Per Expo siamo giù al limite». Ma ammette che «oggi incidenti senza feriti o schiamazzi passano sotto le priorità.
Ci sono lungaggini burocratiche che sottraggono personale e non portano a risultati: se vengono fermati due extracomunitari, per seguire le procedure devono intervenire due pattuglie, distolte da altri interventi. Dopo ore di trafila, per accompagnamenti in questura e verifiche, vengono rilasciati con un foglio di via. Il record? Un marocchino è stato già bloccato 38 volte ed è ancora qui».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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