Sono in calo i dati sulle occupazioni di case popolari a Milano. Ne hanno parlato ieri il prefetto Renato Saccone e il sindaco Giuseppe Sala durante un incontro a Palazzo Diotti prima del convegno sul ruolo dei prefetti nella lotta alle mafie.
Per quanto riguarda il patrimonio dell'edilizia residenziale pubblica gestito da Mm e Aler, ha spiegato Saccone «il punto l'abbiamo fatto il primo gennaio 2019 ed erano 4mila487 abitazioni occupate abusivamente. Adesso sono 3.980, 507 in meno». E ha aggiunto: «Noi proseguiremo, d'intesa anche con la Regione, per progettare un intervento che non sia più su singole abitazioni, ma su intere scale, per sgomberare e procedere a riqualificazione, proprio come abbiamo fatto con il primo intervento a Lorenteggio. Quindi, nei prossimi mesi agiremo più su quelle aree periferiche importanti dove non c'è la singola occupazione, ma ci sono intere scale e compendi un po' degradati».
Le zone più a rischio rimangono via Bolla, via Gola e San Siro. «Lavoriamo su questi quartieri e decideremo insieme Comune Regione e Prefettura» ha dichiarato Saccone. Gli obiettivi per l'anno in arrivo le istituzioni li definiranno «strada facendo - precisa il prefetto - Per ora abbiamo raggiunto quello che volevamo, ossia scendere sotto le 4mila occupazioni».
Gli strumenti in campo sono molti.
«Da un lato ci sono i servizi sociali del Comune che provvedono alle vulnerabilità - ha aggiunto il prefetto -, ma nella prima selezione abbiamo colpito soprattutto forme di racket, le occupazioni più di comodo. D'ora in avanti troveremo più vulnerabilità». Saccone ha parlato anche di una quota molto significativa di sgomberi che vengono programmati ogni settimana al Tavolo per l'ordine e la sicurezza in questura dove, oltre alle istituzioni e ai rappresentanti dell'Amministrazione, partecipano polizia e carabinieri.
Anche Beppe Sala è intervenuto sull'argomento alla fine dell'incontro in prefettura. «Da quando anche il prefetto Saccone ha cominciato a controllarli, mi ha mostrato dei dati sulle occupazioni sensibilmente migliorati». Ma ha anche osservato che c'è ancora molto da fare. «Andare avanti in questa direzione significa anche gestire problemi sociali conseguenti» ha osservato il sindaco concludendo il suo intervento.
Dal Pirellone quindi Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e disabilità ringrazia prefettura e forze dell'ordine per l'importante lavoro di raccordo negli sgomberi nei caseggiati Aler realizzati con successo nel 2019. Si tratta secondo l'assessore leghista di 2mila375 in totali di cui 401 rientrano nell'ambito di quelli programmati, mentre 1.974 sono stati effettuati in flagranza di reato di occupazione.
«Gli sgomberi programmati hanno permesso di recuperare il 96 per cento delle unità immobiliari, quelli in flagranza il 79,85. Bolognini plaude anche «agli interventi di rigenerazione e riqualificazione da parte di Aler e realizzati con fondi regionali».PaFu
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