Redditi su del 2,2% I lombardi comprano auto, moto e mobili

Sale il reddito più che nel resto dell'Italia Bene anche gli acquisti di elettrodomestici

Michelangelo Bonessa

Il reddito cresce meno, ma la provincia di Milano è nettamente la più ricca della Lombardia. Il guadagno medio è di 29mila euro, contro i 19mila di Sondrio che è la seconda classificata. Un abisso certificato dalla ricerca sul consumo dei beni durevoli dell'Osservatorio di Findomestic Banca, presentato ieri allo Spazio Chiossetto. Lo studio ha analizzato le vendite di autoveicoli, mobili, elettrodomestici e prodotti informatici che l'anno scorso hanno raggiunto complessivamente i 12.176 milioni di euro. Un dato positivo per la regione: il totale rappresenta una crescita del 6,9 per cento rispetto al 2015, contro un incremento nazionale del 6,3. E a registrare i numeri migliori non sono i prodotti informatici, gli unici a calare del 2,7 in un anno, né l'elettronica di consumo, anche se grazie a Olimpiadi e Europei si sono venduti 443 milioni di euro di televisori e affini (+0,8%). A tirare l'economia sono in particolare le nuove immatricolazioni di auto e moto per le quali si è speso il 15 per cento in più per un totale di 3.941 milioni di euro: «Se anche la maggior parte delle nuove auto sono acquistate da privati cittadini - spiega Claudio Bardazzi, responsabile dell'Osservatorio - in termini percentuali le aziende hanno investito di più». Tendenza che non è sfuggita ad alcune amministrazioni comunali, come quella milanese, che tengono il passo dell'innovazione inventando nuovi balzelli per gli automobilisti con cadenza regolare.

Il rinnovo del parco macchine lombardo sembra evidenziare un'attenzione sempre maggiore delle imprese alla sostenibilità ambientale: secondo la ricerca Findomestic, l'attenzione a certi temi è ormai imprescindibile per l'87 per cento delle attività produttive che la considerano un generatore di valore. Gli incentivi scarseggiano, ma sette consumatori su dieci si dichiarano pronti a spendere di più per prodotti «sostenibili». E in cima alla lista delle priorità c'è l'utilizzo delle risorse. La delocalizzazione all'estero ad esempio è al quarto posto.

In ogni zona ci sono tendenze più accentuate, come sottolineato da Bardazzi: a Brescia si vendono molte auto nuove, a Lecco vanno meglio quelle usate, mentre a Milano si è registrata una voglia particolare di mobili. Tutte però hanno in comune un incremento del credito al consumo spinto dalla digitalizzazione dei servizi: ora è possibile svolgere alcune operazioni completamente su internet e pare che questo spinga a incrementare le proprio spese. Insieme ai nuovi sistemi, però, ci sono anche quelli tradizionali come dimostra proprio il settore trainante delle auto e moto: l'incremento maggiore di vendite è stato registrato in corrispondenza con i primi mesi dell'anno, in concomitanza con un massiccio investimento in offerte e campagne pubblicitarie. Appena si è interrotto il flusso, anche gli acquisti sono calati. Ma il buon ritmo preso ha permesso comunque al settore di festeggiare.

L'avvertimento degli esperti però è di non aspettarsi altri anni così euforici: se nel 2015 e nel 2016 la crescita della spesa per i beni durevoli si è attestata intorno al 7 per cento, quella per il 2017 dovrebbe salire solo del 2.

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