«Non è un regalo puro ma uno strumento per il recupero sociale degli aventi diritto». Il sindaco Beppe Sala tiene a rimarcare lo «spirito ambrosiano» del Reddito di inclusione, la misura nazionale di sostegno alla povertà lanciata ieri, proprio da Milano, dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti e dal presidente Inps Tito Boeri. Circa cinquemila famiglie in città secondo le stime del Comune sono le potenziali beneficiarie del Rei, il versamento mensile da un minimo di 187,5 a un massimo di 485,41 euro su una carta elettronica prepagata. E Sala che dopo una settimana ancora non si è ripreso dalla batosta Ema e ha polemizzato contro la vittoria di Amsterdam decisa a Bruxelles con un bussolotto in questo caso sottolinea che «si usano fondi europei, è importante ricordarlo in un momento in cui il dibattito sull'Ue è caldo, e qualche mal di pancia l'ha dato anche a me». E a proposito di misure anti crisi, sugli 80 euro che il segretario del Pd dalla Leopolda ha promesso di estendere anche alle famiglie con figli Sala ha dato una stoccata: «Sono sempre politiche che poi suonano anche un pò figlie del momento elettorale» - tradotto, uno spot - «quindi da un lato lo capisco ma dall'altro altro credo che ci sia bisogno di una visione di lungo termine. Speriamo che a quella degli 80 euro segua anche una visione di politica industriale del paese».
Tornano al Reddito, non si tratta solo di versamento automatico di soldi, l'aiuto sarà garantito infatti soltanto a fronte di progetti volti al reinserimento lavorativo o per migliorare le condizioni di vita, dalla ricerca attiva di un posto alla frequenza di corsi di formazione, la prevenzione e la cura della salute, un impegno che sarà monitorato dal Comune pena la sospensione del bonus. Le domande potranno essere presentate a partire da venerdì prossimo e la prima erogazione per chi ne avrà diritto scatterà da gennaio. Possono accedere anche extracomunitari con permesso di lungo periodo in Italia da almeno due anni. Nella prima fase ci saranno i requisiti familiari (nel nucleo almeno un minorenne o un disabile, una donna a 4 mesi dal parto, un over 55 disoccupato) che decadranno dal primo luglio permettendo di ampliare a platea. Cinquemila famiglie si diceva avrebbero i requisiti per farsi avanti, il triplo rispetto a quante sono state aiutate con il Sia, il Sostegno di inclusione che ha avuto Milano tra le città pilota. Per essere ammesse le famiglie devono avere un reddito Isee massimo di 6mila euro e l'importo varia a seconda del numero di figli, si andrà da un minimo di 187,5 euro per i single a 294,5 euro per un nucleo di due persone, 382,5 euro per tre persone, 461,25 quattro persone e 485,41 per cinque persone. Il Rei, che sostituirà il Sia e l'Assegno di disoccupazione, verrà concesso per un massimo di diciotto mesi e potrà essere rinnovato per altri dodici. Metà dei soldi potranno essere prelevati, gli usati per fare spesa in negozi e farmacie abilitate o per pagare le bollette. Qualche indicazione tecnica: i moduli per presentare domanda potranno essere ritirati e presentati (con Isee in corso di validità) presso i 148 Centri di assistenza fiscale (Caf) convenzionati e da venerdì anche nelle sedi territoriali dei servizi sociali.
L'innalzamento dell'Isee da 3mila a 6mila euro rispetto al Sia «permetterà di agganciare più persone colpite dalla crisi e coinvolgerle in un progetto di reinserimento sociale e lavorativo - sottolinea l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino -. Non un ricatto ma un patto per non averne più bisogno.
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