Prove di centrodestra unito. O almeno tentativi. Alla vigilia dei ballottaggi per le amministrative, che rilanciano le alleanze da Forza Italia a Ncd fino a Fdi e Lega per Pavia, Bergamo e Cremona, Forza Italia e Lega firmano insieme i due referendum che li accomunano: l'abrogazione della legge Fornero e la reintroduzione del reato di immigrazione clandestina. Per gli azzurri l'europarlamentare e consigliere politico di Berlusconi, Giovanni Toti, e la coordinatrice regionale, Mariastella Gelmini. Per il Carroccio il segretario Matteo Salvini. Solo il coordinatore cittadino, Giulio Gallera, firma anche un terzo referendum, quello sulla legalizzazione della prostituzione.
La firma avviene davanti a Palazzo Marino. Location non casuale, anche perché è il luogo in cui Forza Italia e Lega rilanciano la sfida a Giuliano Pisapia. Con il progetto di un centrodestra da Ncd alla Lega. E con le primarie di colazione, che sembrano essere la strada privilegiata per scegliere lo sfidante di Pisapia. Via privilegiata ma non l'unica, precisa Giovanni Toti. «Le primarie sono un buon modo, ma non siamo ideologici su questo - dice il dirigente azzurro -. È possibile anche trovare un accordo politico. L'importante è che Milano abbia un buon sindaco e un buon programma».
Parole che riaprono la strada di un'intesa larga e giocata all'interno dell'intero centrodestra. «Noi abbiamo un primo dovere di fronte ai cittadini milanesi e agli elettori di centrodestra del Paese: presentarci in una coalizione in grado di sconfiggere le sinistre. Questo è il primo obiettivo. Poi su chi sarà la punta, il numero 10, è un problema che ci porremo al momento opportuno» osserva ecumenico Toti. Si sa che anche Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, Ncd, non ha abbandonato il progetto di correre per Palazzo Marino.
Salvini già si candida per le primarie: «Se sono elezioni con un progetto comune, sono pronto a correre. Ma per il momento sono uno dei tanti». E parla di un centrodestra nuovo, «non una riedizione delle vecchie sigle ma sulla base di una carta dei valori». Sostenitrice delle primarie la coordinatrice Gelmini, che osserva: «È presto per parlare di nomi, ma in Forza Italia ci sono tante risorse da cui pescare. La priorità è cambiare Milano e lo si fa insieme. Certamente attraverso una riunificazione della coalizione di centrodestra. E poi mi pare che la strada per scegliere il candidato sindaco non possa che essere quella delle primarie di coalizione, viste le dichiarazioni della Lega e di Ncd».
Gelmini lancia anche l'allarme astensionismo. Il rischio che le inchieste sul Mose di Venezia, e il coinvolgimento di un esponente di Forza Italia, pesino sull'esito dei ballottaggi, tenendo gli elettori azzurri lontani dai seggi, è concreto. «So quanto queste vicende nuocciano alla politica. Mi auguro che i cittadini vadano a votare, perché sappiamo quanto possa essere decisivo il ruolo di un buon sindaco in un momento di crisi economica. Mi auguro che non prevalga l'astensionismo».
Referendum e Comunali: prove di centrodestra unito
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