Regalo del Comune: 390mila multe

Valanga di verbali e solleciti di pagamento spediti negli ultimi giorni dell'anno da Palazzo Marino

Una brutta, bruttissima sorpresa che ha rovinato le vacanze o il rientro a moltissimi milanesi. Nella casella della posta, tra la fine di dicembre e i primi dell'anno, i cittadini hanno trovato centinaia di multe arretrate. Un bel pacco di Natale. Si parla infatti di 390mila verbali tra multe arretrate non pagate e sanzioni. Nel dettaglio: 75mila ingiunzioni di pagamento per sanzioni comminate nell'ultimo trimestre del 2011, 187mila solleciti bonari (lo step precedente la cartella esattoriale) per le multe del 2012 e mai pagate, infine 128mila verbali scattati dai sette autovelox e notificati entro i 90 giorni dall'infrazione. Ce n'è per tutti i gusti insomma. Il problema? In media gli uffici inviano tra 30 e 40.000 ingiunzioni di pagamento a trimestre, ma questa volta Palazzo Marino non ha fatto i conti bene, anzi non li ha proprio fatti e si è trovato a inviare tutte in una volta - vista la scadenza di fine anno - 390mila multe.

Cosa è successo? Disdetto il contratto con Equitalia, la giunta arancione ha deciso di occuparsi direttamente della riscossione di tasse e tributi, ma i tempi - secondo alcuni - sono stati calcolati male. «La decisione politica, la delibera insomma, è stata fatta troppo tardi rispetto alla scadenza di fine anno - attacca Sergio Bazzea, segretario regionale Sulpm - tanto che tra burocrazia varia si è arrivati alla scadenza di fine anno con 262mila vecchie multe da inviare. Il risultato? Uffici sommersi di lavoro e disagi per i cittadini».

In effetti quello che è accaduto è esattamente questo: invasi gli uffici di via Friuli 30, ovvero lo Sportello unico della polizia locale dove è possibile chiedere spiegazioni sulle multe, richiedere la notifica del verbale etc. Dal 29 dicembre nei giorni lavorativi c'è stato un vero e proprio assalto di milanesi inferociti che volevano spiegazioni. Peccato che gli uffici fossero sguarniti per le ferie. Il 29 dicembre si sono presentati allo sportello 605 cittadini, martedì 634, il 31 366, mentre venerdì 2 la fila è arrivata di nuovo a quota 600. L'ufficio alle 11 aveva già stoppato gli accessi, con due ore di anticipo sull'orario di chiusura. Il motivo? La mancanza di personale, per via delle ferie, ha fatto sì che non ci fosse personale sufficiente per evadere tutte le richieste della mattina. L'attesa media per i milanesi in coda addirittura sul marciapiede si aggirava sull'ora e mezza. Il Comune ha cercato di tamponare l'emergenza spostando personale in via Friuli ma non è stato sufficiente. «Lo stesso scenario rischia di ripetersi infatti lunedì 5 e giovedì 7 quando verranno a chiedere spiegazioni i milanesi rientrati dalle vacanze. «I ritardi dell'amministrazione e la cattiva organizzazione del nuovo servizio ricadono sui vigili e sui cittadini».

Non solo, si profila anche il rischio dei ricorsi: una percentuale di queste multe verrà contestata davanti al giudice di pace, come avviene sempre. Non solo, la modifica del codice di procedura civile prevede che le spese processuali, in caso di sconfitta, siano a carico del Comune.

Ma se gli uffici, sovraccarichi di lavoro, non riusciranno a rispondere alle contestazioni, il rischio è che il Comune non solo non incassi le multe arretrate nel caso in cui non riesca a presentarsi all'udienza, ma sia addirittura costretto a pagare le spese.

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