Regione contro Comune "Gratis Gpl e metano Il ticket è solo una tassa"

I lumbàrd a Maroni: "La giunta convinca il sindaco Sala a esentare i mezzi ecologici"

Regione contro Comune "Gratis Gpl e metano Il ticket è solo una tassa"

Area C, la Regione entra a gamba tesa su Palazzo Marino. E lo fa con l'assessore all'Ambiente, la leghista Claudia Terzi che ieri con il gruppo consigliare del Carroccio in Comune ha annunciato battaglia su Area C. Una battaglia dunque che verrà combattuta su due fronti: al Pirellone con una mozione presentata in consiglio regionale, e in Comune.

Nel mirino in particolare, l'introduzione del ticket di ingresso, che scatterà lunedì, anche per i mezzi gpl, metano e bifuel. I consiglieri lumbard al Pirellone dunque invitano «la giunta Maroni a sensibilizzare l'amministrazione comunale di Milano al fine di favorire la reintroduzione dell'esenzione del pagamento del ticket di accesso all'Area C per i veicoli alimentati a metano, gpl e bifuel».

«Mi pare evidente - ha spiegato l'assessore regionale Claudia Terzi - che quella del Comune è una scelta di cassa, anche perché dal punto di vista ambientale non se ne capisce la finalità, anzi va in una direzione opposta rispetto a quelle che sono le politiche che da anni si fanno a livello regionale e nazionale, cioè quelle di sostegno alla diffusione di mezzi gpl, metano e bifuel, ma anche a sostegno dell'infrastrutturazione del territorio che deve offrire le stazioni di rifornimento per questo tipo di veicoli. Noi andiamo avanti - ha aggiunto - coerentemente con quanto previsto dal Piano Regionale Interventi Qualità dell'Aria sostenendo i veicoli così alimentati ed esentandoli da quelle che sono le limitazioni ai divieti di circolazione sia strutturali che in fase emergenziale».

«L'amministrazione comunale - è intervenuto il vicecapogruppo della Lega Nord al Pirellone, Jari Colla - ha deciso di introdurre l'ennesima tassa a carico dei cittadini milanesi e lombardi, priva di ogni finalità di tutela ambientale. Anzi, il provvedimento della Giunta Sala penalizza proprio quei veicoli caratterizzati dal minore impatto ambientale».

L'introduzione dell'ingresso a pagamento per il centro storico per i veicoli a gpl, metano e bifuel «non tutela quei cittadini che hanno cercato di venire incontro all'amministrazione acquistando auto poco inquinanti» commenta consigliere comunale Massimiliano Bastoni.

Critico nei confronti della decisione di Palazzo Marino anche il presidente dell'associazione Assogasliquidi Valtero Tognoni: «Il Comune - ha ribadito - ha fatto una scelta di cassa e non per combattere l'inquinamento». Respinge le accuse al mittente l'assessore alla Mobilità di piazza Scala Marco Granelli che ricorda come il pagamento per i mezzi a metano e gpl fosse già previsto nella delibera originaria di Area C, quella del 2013 licenziata dalla giunta Pisapia. Non solo, la tesi dell'amministrazione è che le auto cosiddette pulite producano la stessa quantità di polveri sottili dei mezzi a benzina. Infine, secondo i dati in possesso di Palazzo Marino non si sarebbero registrate, dal 2013 a oggi, un numero di immatricolazioni di mezzi a gas che lascerebbe pensare a vetture acquistate per non pagare il ticket antismog. Nessuna impennata dei mezzi ecologici per evitare Area C quindi: non si dica che si penalizza chi ha comprato un'auto pulita. Tutti uguali, pagano tutti.

In merito all'ingerenza della

Lombardia negli affari di Palazzo Marino, invece, l'assessore Granelli sostiene che «sarebbe importante che la regione mettesse fondi per l'acquisto dei filtri antiparticolato anziché fare mozioni sui provvedimenti del comune».

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