La Lega fa muro attorno al governatore Attilio Fontana e alza i toni dopo le dimissioni di Letizia Moratti che oggi sarà in piazza a Milano con il Terzo polo a sostegno del popolo ucraino. Il coordinatore regionale del Carroccio, Fabrizio Cecchetti, non si stupisce e affonda il colpo: «Ecco la sua coerenza dopo vent'anni da ministro, sindaco di Milano e assessore regionale con il centrodestra. Lieti che abbia preso la sua strada». Sui social della Lega compare anche una card che ritrae Donna Letizia con falce e martello in fronte. Il vicecapogruppo al Pirellone, Andrea Monti, avverte Moratti che «rischia di passare alla storia come una voltagabbana» e di ridursi «a uno Scilipoti qualunque» visto che «sta abbracciando chi l'ha stritolata senza pietà politica e sta tradendo chi l'ha sempre valorizzata». La consigliera leghista Silvia Scurati parla di «un mutamento degno dell'universo Marvel» mentre per il senatore lombardo Gian Marco Centinaio «l'errore è stato forse non mandarla a casa prima. Non puoi avere il vicepresidente della Regione che spara sul presidente. E lei flirta con Renzi e Calenda da tempo».
La ricandidatura di Fontana, a detta del governatore, è «già nei fatti» e non ci sarebbe nemmeno il bisogno di una formalizzazione ufficiale dei leader del centrodestra. Ma la capogruppo in Consiglio di Fratelli d'Italia, Barbara Mazzali, invita la coalizione a ragionare a fronte di «uno scenario che si è completamente modificato». In passato anche Ignazio La Russa aveva sottolineato la necessità di dare una risposta alla disponibilità manifestata a candidarsi dall'ex ministra. Nessuna sfiducia, ma «oltre al dispiacere spiega Mazzali la candidatura di Moratti merita una riflessione, che non mette in discussione Fontana ma è giusto che il centrodestra la faccia». Fino all'ultimo «abbiamo sperato di poter trovare una soluzione di compromesso che la vedesse sempre all'interno della coalizione». Ma la possibilità di approdare in un ministero non è mai stata un'opzione concreta. Ma Letizia ha anticipato tutti, uscendo dalla giunta in polemica anche con l'esecutivo sul reintegro dei medici no-vax dopo aver rifiutato la guida della Fondazione olimpica di Milano-Cortina 2026. Adesso il Terzo polo la corteggia ma «facciamo fatica a immaginarla con un percorso di centrosinistra prosegue Mazzali e ci dispiace perché abbiamo sempre avuto un rapporto leale. La sua storia è saldamente nel centrodestra». Il capogruppo alla Camera di Forza Italia, il lombardo Alessandro Cattaneo, esprime «grande rammarico» per le parole di Moratti, specie perché gli azzurri avevano «fatto passi indietro rinunciando alla vicepresidenza» in Regione mentre lei «ha ripagato con un gesto di grande slealtà. Il suo obiettivo commenta senza giri di parole Cattaneo mi sembra essere quello di trovare qualcuno che la candidi presidente». Anche a costo di «chiudere malamente un percorso nelle istituzioni di alto profilo, ammiccando al Pd, a Calenda e a molti di quelli che negli anni l'hanno fortemente attaccata».
Della conferma di Fontana «saranno i leader ad occuparsene», magari dopo che saranno stati nominati i presidenti di Commissione a Roma. «Il punto cruciale conclude Cattaneo è l'unità del centrodestra. Il faro è rimanere uniti con persone di qualità».
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