Cronaca locale

Restaurati sei storici manifesti alla Bertarelli

Il Rotary Club Milano Aquileia ha restituito smalto e vita a capolavori della grafica d'arte

Sei storici manifesti che risalgono al periodo compreso fra la prima e la seconda guerra mondiale sono stati restaurati ed esposti nelle sale della Raccolta Bertarelli, uno dei più autorevoli e prestigiosi archivi del mondo, specializzato nella conservazione di stampe e poster.

L'intervento è stato reso possibile da un contributo generoso del Rotary club Aquileia che ha dimostrato così il proprio impegno a favore della storia e dell'arte grafica. Le opere che hanno ora riacquistato un valore espositivo, hanno conservato intatto nel tempo il loro spessore documentale perché sono immagini molto familiari ai nostri anziani che certamente ricorderanno l'appello di tre istituti di credito oggi scomparsi per la sovvenzione economica dello sforzo bellico.

Sotto questo aspetto le sei opere costituiscono la dimostrazione che l'arte è profondamente legata alla storia nazionale anche per essersi calata tanto intensamente nel tessuto sociale. I sei manifesti restaurati sono il frutto del lavoro di cinque italiani e un francese - Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Achille Mauzan, Leonetto Cappiello ed Enrico della Leonessa, più noto agli appassionati di arte come Enrico Lionne - affermati pittori oltre che pubblicitari e illustratori. In particolare, Cappiello, vissuto tra il 1865 e il 1942, è considerato il padre del cartellonismo pubblicitario italiano con Giovanni Maria Mataloni, Dudovich e Metlicovitz.

L'archivio Bertarelli, invidiato a Milano da tutto il mondo, porta il nome del suo fondatore - il milanese Achille Bertarelli (1863-1938) che la avviò nel primo Novecento, dandole il particolarissimo impianto che tuttora conserva inalterato. Nel 1925 la raccolta - che vantava 300mila documenti tra stampe e manifesti - fu donata al Comune di Milano dallo stesso fondatore. Negli anni successivi l'archivio è andato accrescendosi con nuove acquisizioni e donazioni diventando un importantissimo strumento per la comprensione corretta dei costumi del passato, monumento affascinante e stupendo di quella «cronaca della storia», teorizzata dallo storico Marc Bloch.

SteG

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