Riapre oggi il Vigorelli (ma solo per le elezioni)

Le biciclette tornano per un giorno nello storico velodromo A settembre nuovi lavori per raddoppiare i posti in tribuna

Antonio Ruzzo

Il cantiere non è chiuso. I lavori infatti proseguiranno nei prossimi mesi ma dalla pagina Facebook del Comune si annuncia già la buona notizia: «Il Vigorelli è tornato, bentornato Vigorelli».

La pista dei record, la magica pista milanese che ha scritto pagine indimenticabili e indimenticate della storia del ciclismo riapre oggi dopo anni in cui nel velodromo si è organizzato di tutto. Dal luna park, alla preghiera del ramadan, dalle partite di baseball alle piste da sci. Da qui dovrebbe cominciare la sua rinascita ma il condizionale è d'obbligo perché già una volta il Vigorelli aveva riaperto ma poi come è finita. I 397 metri di pista sono stati completamente ricostruiti utilizzando legno di abete della Val di Fiemme e oggi, dalle ore 11 alle 17, si svolgeranno attività sportive con esibizioni selezionate dal Comitato Vigorelli. Gli amanti delle due ruote di City Life e Federazione Ciclismo a gruppi di 5 ogni mezz'ora torneranno a correre in pista. Il taglio del nastro, con interventi del Comune di Milano, di City Life, della Federazione Ciclismo e del Comitato Vigorelli, si terrà alle ore 11. Tutto come annunciato. Tutto come è giusto che sia anche perché erano anni che si aspettava che la pista tornasse agli antichi fasti Però che a pochi giorni dalle elezioni si annunci una mezza riapertura suona un po' sospetto e, come diceva un compianto residente del consiglio, «a pensar male si fa peccato...». Questa è infatti una prima apertura speciale dell'impianto: due turni, uno al mattino (9-12), uno al pomeriggio (14-17), e la possibilità per circa 500 cittadini di rientrare nel celebre velodromo, sostando sugli spalti. Ma per essere tra i fortunati bisognava prenotarsi sul sito del Comune. Una riapertura che lascia però cantieri aperti che nel prossimi mesi infatti continueranno. A settembre partiranno i lavori per raddoppiare i posti in tribuna e successivamente si procederà con il recupero delle palestre e delle sottotribune. Non solo nel piano di recupero del glorioso velodromo in agenda sono previsti anche l'adeguamento degli impianti elettrici, la dotazione di un nuovo impianto termico, la manutenzione dei servizi igienici pubblici, la sistemazione degli spazi tribuna, gli ingressi e gli accessi pedonali. Così dopo oltre quindici anni dalla chiusura la vicenda dello storico velodromo sembra ricominciare. Costruito nel 1935, è stato il tempio di Fausto Coppi e Antonio Maspes, teatro di grandi boxeur e di concerti epici come quello dei Beatles nel 1965. Poi però era caduto in disgrazia finendo anche un po' dimenticato. Ci sono sempre state polemiche su come utilizzare l'impianto e sul suo futuro, tra chi voleva trasformarlo in un centro polifunzionale più moderno e chi invece voleva mantenerne il legame con una storia che non poteva essere dimenticata. Una battaglia soprattutto sulla mitica pista in listelli di abete rosso della Val di Fiemme che vanta numerosi record. Da una parte il Comune, che nel suo primo progetto pensava di smantellarla per ricostruirla ex novo con una omologata dall'altra le associazioni ciclistiche che si sono battute per proteggere un simbolo del ciclismo che fu.

Oggi la vecchia pista riapre così com'era, con gli stessi materiali di sempre e con la stessa storia che si spera possa continuare. Il resto verrà nei prossimi mesi quando tutti i cantieri saranno chiusi. Intanto però si tagliano i nastri.

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