I bimbi delle elementari possono dormire ancora sonni tranquilli. La prima campanella suonerà il 15 settembre, c'è tempo per giocare (o finire i compiti delle vacanze). Domani riaprono invece i nidi e le materne del Comune. Palazzo Marino aprirà due nuove scuole riuscendo a mettere a disposizione 33mila posti. Tanti, ma non per tutti. Rimangono in lista d'attesa circa 800 bimbi per i nidi e cento per le materne.
Viene inaugurato domani un nido tutto nuovo in via Maestri Campionesi (per 270 bambini) e un istituto con nido e materna nel quartiere Adriano, dove da tempo i residenti chiedevano il servizio. «L'apertura delle due nuove sedi - conferma l'assessore alla Scuola Francesco Cappelli - è la novità di quest'anno e conferma l'impegno concreto per garantire un'offerta importante alle famiglie». L'assessore fa presente che è stata sfondata per l'anno 2014/2015 la soglia dei 33mila posti, ventiduemila nelle materne e quasi undicimila ai nidi, «la lista per le materne è pressochè azzerata» - rimangono senza posto per ora circa cento bimbi, dei 750 previsti a maggio - ma «siamo riusciti a ridurre fortemente anche quella dei nidi, con un netto miglioramento rispetto all'anno scorso. Prevediamo di offrire altri posti nelle prossime settimane». Dopo i primi giorni scatta sempre qualche rinuncia. Al momento delle preiscrizioni a maggio mancavano 2.200 posti all'appello, la lista è stata tagliata del 60%, ma 800 famiglie hanno dovuto rassegnarsi a cercare alternative sul mercato. E il miglioramento è stato ottenuto anche grazie, ha dovuto riconoscere Cappelli, «all'apertura di nuovi posti per conto del Comune nelle scuole paritarie» - le scuole semiprivate tanto bistrattate dalla sinistra - e all'avvio di quattro nuove sezioni statali (due in via Iseo, una in via Sordello e una in via Pantano) in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale. Sono circa 8.400 su 33mila (il 26%) i bimbi di origine straniera, l'80% è nato già in Italia.
E se da una parte ci sono le ansie delle famiglie ancora senza posto, dall'altra è in corso la delicata partita delle nomine dei precari e delle assunzioni a ruolo o a tempo determinato. La giunta dovrebbe votare venerdì il piano del personale (con i rinforzi previsti per il settore scuola, vigili, cultura e quant'altro), solo dopo potranno scattare le assunzioni. Quasi fuori tempo massimo, visto che le insegnanti devono entrare in servizio praticamente ora. E sempre sul fronte precari, l'Anief (Associazione sindacale professionale) ha fotografato l'andamento sui flussi migratori dei supplenti della scuola dell'infanzia e primaria, in occasione dell'ultimo aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento. Sono Roma e Milano le province più scelte quest'anno dai precari, interessati all'assunzione in ruolo o a stipulare almeno una supplenza annuale.
Se la Capitale ha registrato ben 888 nuovi ingressi, segue subito dopo Milano con 556. Lo studio rivela «che però anche Milano, come Roma e Napoli, è stata protagonista di un esodo consistente: 248 insegnanti hanno deciso di allontanarsi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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