L’uomo che l’ha ridotta sulla sedia a rotelle è già libero, dopo appena 10 mesi di carcere, grazie alla sospensione della pena. Lei, invece, è condannata a vita a essere invalida – a soli 36 anni – e vivere nella paura di nuove violenze, dopo aver pure perso il lavoro a causa della sua invalidità.
È la storia – raccontata da Il Giorno - di una donna di Milano e del suo carnefice, l’ex che l’ha riempita di botte fino a causarle un handicap fisico: abbassamento dei reni e vertebre rotte, che hanno provocato la perdita dell’uso di una gamba. E così l’uomo, che faceva la guardia giurata – oltre a menarla e a minacciarla numerose volte con la pistola d’ordinanza – è già libero, visto che ha ottenuto dal Tribunale la sospensione condizionale della pena (di 10 mesi appena) e 10mila euro di provvisionale.
Lei in sedia a rotelle, lui libero
"Ti ammazzo tr… prima o poi ti ammazzo, mi hai fatto perdere il lavoro me la paghi", le aveva detto sotto casa l'ultima volta, mentre le rompeva lo sterno a calci. La colpa di Francesca era stata quella di averlo denunciato, grazie al servizio di “Soccorso Violenza Sessuale e Domestica” dell’ospedale Mangiagalli, che aveva curato la donna dopo le (ennesime) violenze subite.
E mentre l’avvocato della difesa affronterà l’appello presentato
dall’ex marito chiedendo la piena assoluzione, anche la procura generale ha fatto ricorso contro la pena di 10 mesi, considerata troppo lieve per i danni fisici e psicologici arrecati alla vittima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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