Sfida olimpica e sfida milanese. Per gli atleti milanesi in partenza ( o già partiti) per Rio ma anche per una parte dell'impresa lombarda che lavora nello sport. Così alle Olimpiadi che si sono ufficialmente aperte ieri sera Milano e il suo hinterland faranno la propria parte nel nuoto, nell'atletica leggera e negli sport equestri ma anche nel business. Tra i 43 azzurri «lombardi» farà il suo esordio in una piscina olimpica Luca Leonardi, classe 1991, specialista nella staffetta 4x100 stile libero, mentre Matteo Rivolta, specialista nei 100 metri farfalla e nella staffetta 4x100 mista, tornerà ai Giochi dopo Londra 2012. Negli sport equestri, torna in sella Valentina Truppa: dopo la brutta caduta di giugno 2015 che le provocò un edema cerebrale e alcuni giorni di coma, l'atleta ha centrato perfettamente il recupero e cavalcherà Chablis nel dressage individuale. Parterre più ricco per l'atletica che conta Marco De Nicolo, veterano del tiro a segno, l'atleta del triathlon, Annamaria Mazzetti, Maria Elena Bonfanti, nata a Milano ma di Castello Brianza, che, oltre a studiare per diventare medico di base, corre la 4x400 metri e la bocconiana Eleonora Giorgi, marciatrice professionista. La sfida olimpica sarà loro, ma non solo loro. Quella olimpica è infatti anche una vetrina per molte aziende milanesi e lombarde che lavorano nello sport, un settore dove dalle attrezzature all'abbigliamento il Made in Italy, resta un'eccellenza. La Camera di Commercio di Milano ricorda infatti che nel settore degli articoli sportivi la Lombardia conta un'impresa italiana su cinque nella produzione e oltre 200 milioni di commercio estero. L'interscambio con il mondo è stabile, +0,9% in un anno e vede un aumento dell'import del 6,4%. Mantova eccelle nell'export con 33 milioni circa di euro, oltre unterzo del totale (35,4%), seguita da Milano (28,6 milioni, 30,7%) e da Sondrio (8 milioni circa, 8,2%) in forte crescita, +57,1%. Nell'import prima Milano (78 milioni di euro, +9,2%). Quanto ai Paesi partner degli scambi lombardi, gli articoli sportivi lombardi sono particolarmente apprezzati in Francia (28,6% del totale), Stati Uniti(10,4%), che raddoppia in un anno, e Spagna (4,9%) mentre il 27,5%dell'import viene dalla Cina (+22,3%), il 25,3% dalla Francia (+15,9%) e il 9,9% dai Paesi Bassi. Sono 150 le imprese attive in Lombardia nella produzione di articoli sportivi, il 20% del totale italiano di settore che è di 763.
Milano con 40 attività, Bergamo con 20, Brescia con 18, Varese con15, Lecco con 12 e Monza e Brianza con 11 si piazzano tutte tra le prime 20 province italiane in una classifica che vede prima Treviso, seguita da Milano, Genova e Torino.ARuz
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