La rivolta dei Municipi: «Noi ignorati»

I presidenti del centrodestra: «Il piano Atm da rifare, bastava consultarci»

Sono cinque i presidenti di municipio del centrodestra, su nove totali, e rappresentano 800.000 cittadini sul 1 milione e 400mila. Samuele Piscina del Municipio 2 (Lega), Paolo Bassi del Municipio 4 (Lega), Alessandro Bramati del Municipio 5 (Milano Popolare), Marco Bestetti del Municipio 7 (Forza Italia) e Giuseppe Lardieri del Municipio 9 (Forza Italia) stufi di essere considerati alla periferia dell'impero si sono messi insieme e hanno alzato la voce: «Siamo stati eletti dai cittadini, e contiamo come più di mezza città. Non è possibileche nessuno ci consulti su decisioni importanti che riguardano i nostri quartieri». La goccia che ha fatto traboccare il vaso, a soli sette mesi di governo cittadino, è stato il provvedimento della Low emission zone che scatterà a ottobre. Si tratta di una chiusura parziale della città ai Diesel euro 3. Il progetto prevede l'installazione di 150 telecamere ai varchi di ingresso per fermare circa 40mila Diesel euro 3. «Una misura che colpisce i veicoli più vecchi e quindi di proprietà di anziani e cittadini meno abbienti, che non hanno quindi la possibilità di sostituire il proprio mezzo». «Basta vessare i milanesi» attacca Paolo Bassi dal municipio 4.

Intanto ieri i presidenti di Municipio si sono trovati sui giornali la notizia della rimodulazione del trasporto pubblico che prevede la diminuzione delle corse e il taglio dei 10 bus notturni.

L'argomento che è stato affrontato nel pomeriggio, anche con toni aspri, alla conferenza dei presidenti con l'assessore alla Mobilità Marco Granelli. «Ancora una volta abbiamo appreso una decisione così importante e che ci riguarda dai giornali - attaccano - ma siamo stufi di questo modo di fare».

«Non abbiamo affatto gradito il metodo - spiega Bassi del Municipio 4 - nessuno ci ha consultati. Abbiamo sollevato le nostre perplessità zona per zona, speriamo di venire ascoltati». Più duro Marco Bestetti del Municipio 7: «Ci dicano se vogliono la guerra, da noi ci sono interi quartieri isolati. Non è possibile che per risolvere un problema se ne creino degli altri.

Tradotto: si aggiungono delle linee e se ne tolgono delle altre. Così non funziona». Ora l'assessore Granelli con Atm incontrerà le delegazioni dei 9 municipio per ritoccare il piano dei mezzi in base alle necessità delle zone. Ascoltando questa volta di persona.

MBr

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