Rizzo s'infuria sulle aree Expo: nuovo strappo

Rizzo s'infuria sulle aree Expo: nuovo strappo

Non aveva ancora sotterrato l'ascia per l'affaire Sea. Il presidente dell'aula Basilio Rizzo torna sulle barricate contro sindaco e maggioranza. Nel mirino questa volta una fidejussione da 55 milioni inserita nel Riequilibrio di Bilancio 2012 (ieri in aula) per l'acquisto delle aree Expo. Rizzo l'ha scoperto in commissione neanche un'ora prima del consiglio. La questione: secondo il business plan di Areaxpo, la società partecipata da Comune (con il 34,67%), Regione, Comune di Rho e Provincia, l'acquisto delle aree che ospiteranno l'evento nel 2015 sarà coperto in parte con capitale sociale e in parte con il debito. Palazzo Marino ha già stanziato 28 milioni per la prima parte. La prima gara da 220 milioni per il finanziamento è andata deserta, ora si procederà con un secondo bando da circa 150. Ma il rischio che non arrivino offerte per i dirigenti del settore Bilancio è altissimo, hanno spiegato ai consiglieri che senza una garanzia da parte dei soci anche la seconda gara si prepara ad andare deserta. Anche perchè «un'eventuale valorizzazione immobiliare avverrà nel tempo ed è subordinata alla decisione delle istituzioni. Si chiedono dunque fideiussioni forti». La garanzia in capo al Comune è stata quantificata in 55 milioni, registrata come una formalità nella delibera di Riequilibrio. Ma il peso è politico. Sembra l'escamotage già usato dal Pisapia in occasione della previsione di Bilancio: per evitare il fuoco amico della sinistra, infilò lo scambio di azioni Sea-Serravalle con la Provincia evitando una seduta ad hoc. Dopo Expo , la sinistra vuole un grande parco. «Ma nel 2016 - attacca Rizzo - dovremo restituire 55 milioni e ci diranno che bisogna per forza avviare un progetto immobiliare.

Così vincoliamo le nostre future scelte urbanistica». Per bocciare almeno i 55 milioni a Arexpo (con Idv e Sonego di Sinistra x Pisapia), ieri ha preteso 14 voti sul Riequilibrio, per parti separate. Ok finale anche di Rizzo.

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