Basilio Rizzo, presidente del consiglio comunale ed esponente della sinistra radicale, come commenta il New Deal di Comune e Prefettura sugli sgomberi?
«Ho trovato interessante che il Prefetto abbia definito il problema dell'abusivismo non solo una questione di sicurezza ma anche di casa e periferie».
Per tre anni e mezzo sulle periferie non è stato fatto nulla...
«Infatti è arrivato il momento di colmare il ritardo e lavorare sodo»
Giuliano Pisapia, un passato da parlamentare di Rifondazione, a tutti gli effetti «di sinistra» si dimentica degli ultimi, del disagio, delle periferie e dei quartieri di edilizia residenziale mentre proprio da lì avrebbe dovuto partire...
«La situazione delle periferie è difficile e complessa, e si è acuita con la crisi. Il livello di esasperazione ormai è tale che qualsiasi cosa interferisca con la propria vita, seppur minima, diventa insopportabile. É arrivato il momento di porvi rimedio».
Le periferie sono state abbandonate, la sinistra dei salotti si conferma «duomocentrica»?
«Gli abitanti delle periferie si sentono completamente abbandonati: perdere la speranza e sentirsi dimenticato dalle istituzioni è terribile. Come rappresentante delle istituzioni mi sento colpevoli, ma avendo colto il ritardo ora ci dobbiamo riprendere e ripartire».
Il sindaco in campagna elettorale diceva che si sarebbe occupato degli ultimi e della salvaguardia dei diritti di tutti: se si è dimostrato molto attivo nella tutela di alcuni diritti civili (registro coppie di fatto, trascrizioni matrimoni gay all'estero, registro del testamento bioloìgico) sembra essersi dimenticato del diritto a vivere in un luogo dignitoso.
«Come non vogliamo la guerra tra poveri, così non vogliamo la guerra dei diritti. Se fino ad adesso ci si è sbilanciati su un versante, bisogna recuperare».
Come si fa?
«D'ora in poi nell'approvazione delle scelte dei bilanci voglio introdurre l'Erap, l'Equivalente Ristrutturazione Alloggi Popolari. Aler dice che per ristrutturare un appartamento servono 15mila euro, d'ora in poi misurerò ogni singolo investimento del Comune con questo criterio».
Un esempio?
«Quanti alloggi si sarebbero potuti ristrutturare con le vie d'acqua?».
Il Prefetto ha puntato su una nuova comunicazione che si focalizza sul sociale, più che sulla forza pubblica
«Significa aver colto che la situazione nei quartieri popolari e nelle periferie è decisamente peggiorata. Il fenomeno del racket contribuisce a rendere ancora più invivibili questi quartieri».
Sono lontani i tempi in cui il sindaco diceva che occupare per necessità non è reato
«È un problema di intelligence, non bisogna colpire nel mucchio ma stanare il racket: ci sono persone che di notte sfondano le porte e poi vendono l'alloggio a 1000 euro, sono loro che vanno presi non i disperati che pagano pur di aver un tetto».
Ieri la capogruppo della Lista sinistra per Pisapia Sonego e il segretario provinciale del
Prc Prencipe hanno attaccato il sindaco: «Non è con la forza che si risolve il problema delle occupazioni abusive»...«Solo quando l'ultimo degli alloggi occupati dal racket verrà liberato, ci si potrà occupare degli altri».
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