Rugby, calcio e basket Milano è tornata la capitale dello sport

Rugby, calcio e basket Milano è tornata la capitale dello sport

Milano, la città matrigna per lo sport cominciando dalle finte ciclabili a rischio vita, con pochi impianti, scrive la trecentounesima versione della favola di Cenerentola nata in Egitto o forse in Cina, europeizzata da Perrault, conosciuta nel mondo per i film della catena Disney: all'improvviso trova la scarpetta di cristallo che va bene al suo piede e sarà al centro dei grandi avvenimenti sportivi dal 15 maggio del prossimo anno fino al 2016. Chiara Bisconti, assessore comunale allo Sport, ieri ha alzato il calice a Barcellona con i dirigenti dell'Eurolega di basket perché alla fine del sorteggio per la coppa del prossimo anno che vedrà l'Emporio Armani nel girone con Real Madrid, Efes Istanbul, Kaunas, Bamberg e Strasbrugo, è stato annunciato che la finale per le migliori squadre si giocherà al Forum di Assago dal 15 al 18 maggio.
Un miracolo in piena crisi, la prima perla della collana di grandi avvenimenti sportivi che faranno ballare Cenerentola con i principi del grande basket, del volley femminile, del miglior rugby e, probabilmente, anche del calcio. Dal 23 settembre, infatti, i campionati mondiali di pallavolo donne in sei città italiane con clou nella finale del 12 ottobre al Forum. Poi nel 2015, in piena Expo mondiale, sarà San Siro, preferita a Roma, speriamo in uno stadio bonificato cominciando dai servizi igienici, ad ospitare la finale della Heineken Cup di rugby, la massima manifestazione per club della palla ovale che vedrà in campo, anche se con poche possibilità di arrivare in fondo, anche Benetton Treviso e le Zebre, la selezione gestita direttamente dalla nostra federazione. Nel 2016, se San Siro avrà superato l'esame del rugby, se tutti i miglioramenti sognati da Milan e Inter, in collaborazione con il Comune, con una spesa minima di almeno 30 in milioni di euro, saranno considerati adeguati al grande avvenimento, allora nel 2016 la città potrà ospitare anche la finale della Champions di calcio.
Nella speranza che tutto questo fiorire d'iniziative faccia nascere anche il nuovo impianto nell'area che era del Palalido, ci mette i soldi Armani, ma al momento tutto fermo per colpa dell'amianto, e dia, finalmente, un assetto definitivo al progetto per il nuovo Vigorelli, da conservare come tempio del ciclismo su pista, ma anche per attività polisportive come l'area di piazza Stuparich, con il sogno che l'Arena torni ad essere la cattedrale della grande atletica e non soltanto per le celebrazioni, come è avvenuto a fine giugno nel ricordo del mondiale sugli 800 metri di Marcello Fiasconaro, non esclusivamente per i campionati italiani di fine luglio, dovremmo vedere realizzati anche i programmi per la rivitalizzazione dei centri sportivi che con poca spesa potrebbero essere restituiti all'attività di base come ha detto Pierluigi Marzorati, il campione di basket, che è anche il presidente regionale del Coni, come ha fatto la pallavolo gestendo in proprio il centro Pavesi.
Tornando al basket che sarà chiamato al primo vero grande esame internazionale bisogna dire che l'Armani ha la grande occasione per azzerare tutte le critiche dopo anni di spese folli senza risultati.

Il sorteggio di Barcellona non è andato malissimo, a parte il Real Madrid finalista caduto nella finale contro l'Olympiacos Atene, le altre sono tutte battibili. Vero che anche nell'ultima stagione sembrava tutto più facile e poi sappiamo come è andata. La finale di Champions a Milano è l'occasione da non sprecare.

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