In tutto saranno almeno 3mila, mille solo dalla Lombardia, ma una folta delegazione arriverà perfino dalla Sicilia. Sbarcheranno oggi a Milano per partecipare alla manifestazione organizzata per dire «sì» allo sviluppo del Paese.
Sono «Quelli del sì» dunque. Imprese di tutta Italia e del Nord in particolare, artigiani che si ritroveranno negli spazi del «MiCo», il Milano Convention Centre di piazzale Carlo Magno. Lo faranno per recapitare un messaggio chiaro al governo e alla politica: «Siamo "Quelli del sì" - dicono - che vogliono mandare avanti l'Italia in Europa e nel mondo».
È l'Italia produttiva insomma, la parte più dinamica del Paese, l'Italia che non tollera per esempio l'immobilismo ideologico sulle opere pubbliche, o l'assistenzialismo, o la burocrazia opprimente, o un nazionalismo economico fuori dal tempo. Ma - per restare in tono con l'evento che si apre alle 11 - è più giusto elencare i loro «sì». Eccoli: sì allo sviluppo, sì alle grandi opere, sì a una pubblica amministrazione che funzioni, sì a un mercato del lavoro che valorizzi il merito, sì a una giustizia rapida ed efficiente e sì all'Euro moneta comune. «La manifestazione - si legge nel manifesto - è organizzata da Confartigianato per dire al Governo e alle istituzioni che il futuro non si ferma, che indietro non si torna, che bisogna ascoltare la voce delle imprese e servono politiche a sostegno del mondo produttivo rappresentato per il 98% da artigiani, micro e piccoli imprenditori».
Promuove Confartigianato ma un po' tutte le imprese italiane condividono la piattaforma dell'evento, una serie di priorità che peraltro sono state al centro, nei giorni scorsi, degli incontri che le categorie economiche hanno avuto con il ministro dell'Interno e vice presidente del Consiglio, Matteo Salvini. A proposito dell'evento del «Mico» per esempio, il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti due giorni fa ha dichiarato che «la cosa importante è che le categorie che rappresentano circa 13 milioni di lavoratori hanno condiviso i punti fondamentali da esporre al Governo». «Ognuno adesso sta facendo delle iniziative per sensibilizzare», ha spiegato. La parte del leone la fa Confartigianato Imprese Lombardia, la più grande delle 20 organizzazioni regionali, la più rappresentativa sigla delle medie e piccole imprese e dell'artigianato. Costituita nel 1972, Confartigianato Lombardia rappresenta oggi più di 95.
800 imprese e imprenditori di 32 settori, che trovano informazione, rappresentanza, rapporto con le controparti regionali e con le istituzioni. Confartiginato è presente in tutte le province con le sue 14 organizzazioni territoriali, 150 sportelli impresa e un patrimonio di 1.280 collaboratori.
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