Cronaca locale

Sala bocciato da Bugno. Sulle piste minimizza "Qualche errore ci sta"

Critiche dal ciclista che si candida con lui. Il sindaco: "Correzioni ma avanti col piano"

Sala bocciato da Bugno. Sulle piste minimizza  "Qualche errore ci sta"

«Noi ascoltiamo le critiche degli altri, figuriamoci se non ascoltiamo quelle di chi sta con noi. Sulle piste ciclabili non posso e non voglio mettere in discussione il disegno di lungo termine, se nel percorso per approntare le piste ciclabili si può fare qualche errore ci può anche stare». A Beppe Sala tocca difendersi dal fuoco amico. Il due volte campione del mondo di ciclismo Gianni Bugno aveva dichiarato senza mezzi termini un paio di mesi fa al Giornale che le ciclabili disegnate con una pennellata di vernice dalla giunta Sala dall'inizio della pandemia sono state «pensate male e realizzate peggio» e non ha cambiato idea dopo che è sceso in campo come candidato in consiglio comunale nella lista dei Riformisti che sostiene Sala.

In un'intervista al Corriere ieri ha ribadito che le nuove ciclabili «per come sono state fatte non hanno portato reali benefici ai ciclisti, bisognerebbe costruire piste davvero percorribili in sicurezza». E sulla più contestata, quella che corre lungo corso Buenos Aires, Bugno è tranchant: ««Hanno ridotto la sede stradale, tolto i parcheggi, il traffico e lo smog sono aumentati. Non si può andare in bici in un percorso a zig-zag, quella non è una pista. Era forse meglio prima, almeno le macchine dovevano stare attente. Ora si passa in mezzo alle auto parcheggiate. Se si fanno le piste, vanno fatte bene. La bicicletta va rispettata».

Sala difende il piano: «Tutte le grandi città si stanno dotando di piste, sono disponibilissimo a ragionare su singole problematiche, su Buenos Aires stiamo già intervenendo in questi giorni. Con la pandemia e i mezzi pubblici che avevano limiti di capienza ed erano poco apprezzati dai cittadini che avevano paura, abbiamo pensato che la mobilità della bici potesse essere una soluzione. Giusto o sbagliato abbiamo fatto così. Mi pare che il tutto continui a ridursi a Buenos Aires ma se parliamo solo di questo vuol dire che Milano non ha tutti questi problemi».

Lo corregge immediatamente il consigliere Fdi Riccardo De Corato, che raccoglie protesta dal centro a via Saint Bon, in zona Forze Armate dove proprio giorni fa anche il candidato sindaco del centrodestra ha fatto un sopralluogo per raccogliere le lamentele dei residenti: «Sala minimizza la pericolosità e l'insensatezza delle piste realizzate dalla sua giunta e criticate persino dai suoi alleati. Almeno ascolti Bugno che le ha contestate chiaramente. Anche il centrodestra quando Letizia Moratti era sindaco e io vice realizzò ciclabili ma ben progettate e sicure». De Corato riporta i dati Areu sugli incidenti che hanno coinvolto ciclisti solo dal primo giugno ad oggi, «oltre 2.400 tra cadute e investimenti».

Massimo Girtanner, già presidente del Municipio 6 e candidato Fdi in Comune, contesta la «follia green di Sala, una scelta ideologica dannosa e senza senso.

La pericolosità della pista ciclabile di corso Buenos Aires è dimostrata dai continui incidenti, senza parlare della riduzione di posti auto e dell'intasamento del traffico».

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