Sala dice sì alle primarie E il Pd minaccia Pisapia

Il manager si candida ma avverte: non entro nel match Renzi-arancioni I «dem» sul piede di guerra contro la giunta, sinistra e civici in rivolta

Un vertice in prefettura prima della Prima. Matteo Renzi ha incontrato a Palazzo Diotti il commissario Expo Giuseppe Sala dopo l'ennesimo pasticcio tra Pd e Sel sulle primarie e il protagonismo del sindaco, che ha deciso di schierarsi per un candidato (o piuttosto una candidata, il vicesindaco Francesca Balzani). Sala ha ribadito che è pronto a scendere in campo, anche passando dalle primarie («possono essere un'occasione importante») a patto però che rappresentino una «vera occasione di confronto sui progetti per la città» e non vengano invece «usate strumentalmente, a livello nazionale, per partite che non c'entrano nulla con l'interesse di Milano». Teme che diventino un match politico tra Renzi e Pisapia, senza garanzie non ci sta. La riunione sulle primarie di giovedì si preannuncia calda e «definitiva», così la definiscono in ambienti Pd. La coalizione dovrà fissare inizio e fine della raccolta firme per le candidature e data del voto. Ma i Dem da Sel patti chiari sul «pacchetto completo». Se si parte con la raccolta firme, nessun veto sul nome. E se vince Sala, nessuno «scappa col pallone». Il nodo della data. Il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini è tornato alla carica con l'ipotesi di un «primarie day» in tutta Italia il 20 marzo. «Il Pd non mi pare un soggetto secondario nella coalizione - ha puntualizzato -. Confidiamo che la nostra posizione abbia un peso nella discussione a Milano». Tra il 28 febbraio lanciato da Pisapia e il 20 marzo, la mediazione potrebbe arrivare sul 6 marzo. Secondo nodo: il ruolo del sindaco, che da arbitro sta diventando giocatore. Prima ha portato da Renzi la Balzani, poi ha dichiarato che quando i candidati saranno ufficiali si schiererà. Con chi, è il segreto di Pulcinella. In un'intervista al Corriere il segretario regionale Pd Alessandro Alfieri ha avvertito: se continua su questa linea, rischia di andare a casa prima del tempo. La giunta «deve scadere a giugno, se finisse prima perderemmo tutti». Avvertimento a cui replica Mirko Mazzali (Sel): «Il Pd smetta di fare polemica con il sindaco. E se vogliono suicidarsi e mettere in discussione la giunta, lo facciano». Duro anche il movimento Milano Civica con il presidente Nanni Anselmi: «Il Pd si prepara a ritirare i propri assessori? Le parole di Alfieri ci paiono incredibili, mi auguro spieghi al più presto cosa voglia fare». Apre un tour elettorale in tv la Balzani, anche se mantiene il riserbo: «C'e chi si sta prendendo dei mesi, concedetemi almeno un pò di giorni» ironia su mister Expo. Tra lui e Majorino, in campo da luglio «si è parlato di primarie troppo in anticipo».

I 5 Stelle? «A Milano non hanno mai dimostrato grande forza e stanno puntando su una candidata (Patrizia Bedori) che non sembra suscitare grande curiosità». É in disaccordo («questa volta») con Pisapia sul doppio ruolo premier-segretario, «ci sta». Sala le sembra «sulla difensiva, non è ancora uscito come politico». E «non credo che Renzi lo preferisca a me». Si vedrà.

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