Sala difende la stangata Sconto (solo dal 2020) agli abbonati «seriali»

Slitta di un anno anche il carnet condiviso Caos a sinistra sulla tessera per l'hinterland

(...) abbonamenti verso l'hinterland. I capigruppo si sono riuniti intorno al tavolo con l'assessore alla Mobilità Marco Granelli e il direttore generale per risolvere la questione. A sottolineare la «stranezza» è stata la capogruppo di Milano Progressista Anita Pirovano seguita dal consigliere Pd Alessandro Giungi. Da metà luglio scatterà il sistema tariffario a «corone» per viaggiare nell'area metropolitana. Il ticket ordinario a Milano salirà a 2 euro ma sarà valido fino ai Comuni di prima fascia, da Assago a Rozzano, Rho Fiera, Corsico. L'abbonamento annuale rimane bloccato a 330 euro ma, hanno sollevato il caso solo ieri i consiglieri in questione, coprirà solo il territorio urbano. «Si rischia un caos comunicativo» ha sottolineato Pirovano, chiedendo di equiparare la copertura dell'annuale a quella del ticket singolo. Granelli ha ribadito che l'impianto della delibera rischierebbe di crollare. Niente da fare dunque, la capogruppo rinuncia a presentare un emendamento ad hoc. Chi ha la tessera almeno non dovrà spendere 2 euro per andare a Rho Fiera o ad un concerto ad Assago, basterà il biglietto integrativo da 1,60 euro. E i milanesi che lavorano nell'hinterland pagheranno l'annuale 460 euro invece degli attuali 685 (calano gli abbonamenti dall'hinterland). Milano Progressista difenderà invece l'emendamento che propone l'abbonamento pluriennale scontato (da 330 a 300 euro), si tratta sulla cifra ma c'è l'ok del Pd e scatterà da metà 2020 («vogliamo utilizzatori seriali). E solo dal prossimo anno si potrà condividere contemporaneamente il carnet da 10 biglietti che già da metà luglio salirà da 13,8 a 18 euro. Il capogruppo Pd Filippo Barberis e il presidente dem della Commissione Mobilità ribadiranno l'impegno per un «ticket breve» da metà 2020: poche fermate a costo ridotto. Granelli ha specificato che sarà abbinato a una forma di abbonamento o tessera elettronica a scalare, Monguzzi precisa che «per noi dovrebbe essere di carta, color carta da zucchero. Se tecnologicamente può essere agganciato a una Oyster Card come a Londra va benissimo ma non deve essere subordinato a questo». Ed è «preoccupato» che vincolare il ticket a una ricaricabile possa disincentivarne l'uso. I Pd Betarice Uguccioni e Alessandro Giungi «strapperanno» il taglio da 180 a 160 euro dell'annuale riservato a famiglie con più di 4 figli a carico e il ripristino del minimo Isee previsto (16.954,95) per i disoccupati, invece di 16mila.

L'opposizione sarà più decisa sul mini ticket. Basilio Rizzo (Milano in Comune) chiede un carnet da 10 biglietti validi un'ora a 10 euro «solo per i milanesi». Il consigliere Fi Alessandro De Chirico vuole «una tariffazione unica come avviene nelle grandi capitali europee a cui si ispira questa amministrazione per cui paghi in base ai km percorsi partendo da un minimo che può essere di 1 euro».

Il capogruppo Fi Fabrizio De Pasquale chiede «abbonamento ridotto per gli anziani a prescindere dall'Isee, tariffe ridotte per le forze dell'ordine non in servizio, niente agevolazioni a chi ha preso più di 3 sanzioni in un anno e garanzia che gli sconti per i familiari dei dipendenti Atm attive per Regio decreto dal 1931 non vengano eliminate». Per ora sono congelate solo per un anno.

Chiara Campo

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