Sala e Fontana sconfitti ai fornelli

Masterchef istituzionale a Palazzo Bovara: piatti antispreco, vince Sangalli. Sala: "Faremo ricorso come per Ema..."

Sala e Fontana sconfitti ai fornelli

Ingredienti nascosti in una «Mistery box», cronometro, attenzione all'«impiattamento». Sembra una puntata di Masterchef e in giuria c'è anche Carlo Cracco, che non risparmia ai concorrenti istituzionali le battute velenose che mettevano in ansia gli aspiranti cuochi nel reality in tv.

La seconda edizione di «Milano Food City» - anche detta il «fuorisalone del gusto» con centinaia di eventi sparsi in città fino a domenica - si è aperta ieri a Palazzo Bovara con una sfida ai fornelli tra le squadre capitanate dal sindaco Beppe Sala («so fare pochissimo in cucina ma sono specialista del risotto alla milanese, quello lo so fare bene» il biglietto di presentazione), dal governatore Attilio Fontana («a casa cucino per sopravvivere risotto e spaghetti cacio e pepe») e dal presidente di Confcommercio Carlo Sangalli che ha lanciato anche un derby in cucina contro Sala («l'importante è che non vinca un interista»). Nel suo team lo chef stellato Claudio Sadler e l'ad di Fiera Milano Fabrizio Curci, col grembiule da cuoco accanto al sindaco Paolo Veronesi, presidente della Fondazione intitolata al padre Umberto, e il superchef Andrea Berton, in squadra con Fontana lo chef stellato Andrea Aprea, il presidente di Coldiretti Milano Alessandro Rota e il segretario generale di Fondazione Feltrinelli Massimiliano Tarantini.

Tra gli ingredienti misteriosi (uguali per tutti) riso, due cipolle, sei uova, 10 fiori di zucca, 3 etti di fave e di piselli freschi, mezzo chilo di calamari e di gamberi rossi, due burrate, zafferano. Mezz'ora di tempo per presentare alla giuria un piatto anti spreco, ossia cercando di non lasciare indietro nessun ingrediente. «Sala non lo vedo benissimo, sta cercando la ricetta sul cellulare» stuzzica Cracco, ma il sindaco assicura che sta avviando il timer elettronico per preparare un «risotto milanese all'italiana, con i gamberi che richiamano il mare a Milano e la burrata del sud». Fontana risponde con un «piatto spettacolare da vedere e pieno di sapere». Un mix di gamberi, burrata e verdure di primavera.

Sangalli spiazza tutti con un vellutata di fave e piselli gluten free. E fa notare alla giuria che «rispetto agli amici concorrenti non c'è nulla di sporco sul tavolo». E vince sui politici. Anche se Sala minaccia la giuria con una battuta: «Faccio ricorso, come per Ema».

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