Sala con fascia tricolore in corteo per i profughi porta anche la mamma

Domani la manifestazione della sinistra con il patrocinio del Comune. Maroni: «Va annullata»

Si chiama #20maggiosenzamuri il «tripudio» della sinistra milanese. Una manifestazione-corteo organizzata per domani dal Comune che - dopo la firma del protocollo sull'accoglienza diffusa firmato ieri (e definito addirittura un «frutto prezioso del lavoro» dal segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati) in prefettura da 76 sindaci (su 134 in totale) dell'area metropolitana e dal prefetto Luciana Lamorgese davanti al ministro dell'Interno Marco Minniti - usa ormai toni entusiastici e molto ottimistici per proiettarsi nel futuro dell'amministrazione della città.

Ma sulla manifestazione non può non pesare il grave episodio del triplice accoltellamento alla Stazione Centrale. Per il sindaco «non cambia nulla ma ci spinge ad essere ancora più attenti sui temi della sicurezza». Drastico invece il governatore Maroni: «Quel corteo va annullato».

La manifestazione dovrebbe partire da piazza Guglielmo Oberdan (la concentrazione è prevista per le 14, ma la partenza ufficiale delle 14.30 slitterà senz'altro più avanti, ndr) per proseguire quindi per i Bastioni di Porta Venezia, piazza della Repubblica, viale Montesanto, piazzale principessa Clotilde, piazza XXV aprile, viale Crispi e raggiungere quindi viale Gadio e l'ingresso del parco Sempione.

«Ci saranno tante persone - aveva spiegato ieri Sala in un'intervista al quotidiano Repubblica -, tanti milanesi che pensano che sia giusto esserci. Come mia madre, che ha 86 anni: si è affidata alla sua coscienza e mi ha detto che camminerà con me - ha continuato il primo cittadino, immaginando la folla che sabato sfilerà per le strade di Milano e che, per il momento, viene quantificata in circa 6mila partecipanti».

Insomma, una festa di famiglia, una sorta di corteo della vittoria e della positività per il Pd questo #20maggiosenzamuri. Un evento al quale, oltre ai cittadini (oltre 3mila quelli che hanno aderito all'appello sul sito www.20maggiosenzamuri.it) saranno presenti associazioni ed enti locali che stanno aderendo e alimentando la manifestazione. Ci saranno quindi militanti, esponenti e dimostranti di diverse forze politiche. Dai consiglieri comunali del centrosinistra milanese, a circoli di partito, da sindaci e amministratori a persone impegnate in diverse istituzioni. E molte adesioni pare siano arrivate anche dall'estero. Senza contare i nomi della cultura e dello spettacolo, donne e uomini del mondo dell'arte, dell'impegno sociale, sindacale e civile. Proprio «per un futuro senza muri». Ecco quindi i nomi delle solite anime belle della sinistra: l'attrice Ottavia Piccolo, lo scrittore Stefano Benni, il blogger e regista Gabriele Del Grande o il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Quindi Emma Bonino, don Virginio Colmegna, Cecilia Strada di Emergency, il direttore dell'Unità Sergio Staino, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori già pronto a candidarsi per le prossime elezioni regionali. Inoltre sono ormai oltre 500 le sigle che hanno aderito.

Tra le ultime Azione Cattolica, Unicef, Save The Children, Legambiente, Cgil, Cisl e Uil. Tantissime le associazioni islamiche pronte a filare sotto i loro vessilli. E, chissà come mai, tantissime anche le cooperative che dei profughi fanno da tempo un affare profumatamente pagato.

PaFu

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