Sala irritato si sfoga con il Pd: «Friggo, non trovo il bandolo»

Il manager costretto a riaprire a Balzani: «Tra noi malintesi» Almeno Colombo non si candida a sinistra e riavvicina Sel

(...) Colombo ha rifiutato la proposta perchè è arrivata troppo tardi, lo porrebbe «nella posizione, almeno nella percezione generale, di chi esprime la sola sinistra della città. Una posizione nella quale non mi riconosco, pur condividendo alcuni principi». E non sarà il sindaco a risolvere al posto del candidato il problema della «lista arancione» rimasta orfana dopo il rifiuto di Francesca Balzani di guidarla. Ieri pomeriggio la vicesindaco si è riunita a lungo con Pisapia, un colloquio di circa due ore. La sua posizione sembra netta, anche se molti - soprattutto dalle parti di Sel - sono convinti (o sperano) che cambierà idea dopo l'assemblea di lunedì sera con tutti i mondi che l'hanno supportata durante le primarie (comitati civici, Sel, Verdi che oggi vedranno Sala).Il manager è arrivato due sere fa all'assemblea del Pd pro Balzani organizzata da Stefano Boeri dopo le 22.3o e varie richieste via sms sull'umore della platea. Benchè si sia dichiarato una persona «quasi mai depressa o di malumore» è apparso nervoso e tirato. «Friggo - si sfoga - perchè mi accorgo che sono sempre in ufficio mentre ho bisogno io personalmente di ripartire, di andare in giro e confrontarmi. Le liste nel 2011 vennero presentate quasi alla fine, qui siamo partiti al contrario». E se prova a sminuire la figura dello sfidante Stefano Parisi, dicendo che «mette insieme le figurine del passato, io guardo al futuro» ammette che il centrodestra «si presenta coeso mentre noi non troviamo la quadra. Mi incazzo perchè non sto riuscendo a trovare il bandolo della matassa in questa realtà». Il 19 marzo ha organizzato una kermesse, voleva presentare volti e liste ma «mancano 10 giorni, male che vada ci presenteremo parlando delle idee e dei programmi, diamo un'accelerata». Ma riapre alla Balzani: «Forse ci sono stati malintesi, equivoci, sono convinto che se ripartiamo come ha detto lei in questi giorni dai contenuti troveremo una sintesi». Ha un battibecco con una mnilitante che gli domanda come mai «se siete così d'accordo» la Balzani «votata da 20mila persone» si è sfilata. Gli ricorda le distanze su Area C o sulla proposta Balzani dei bus gratis. «Ho detto no a due cose, e quindi?» replica per due volte Sala, ribadendo che «è necessario che la lista arancione ci sia, partiamo dal cantiere delle idee poi faremo sintesi, propongo a Balzani e tutti di iniziare a lavorare sui programmi, ho in mente di lanciare 2 promesse per quartiere». Anche Boeri ha insistito sulla «sottovalutazione dell'apporto di Francesca», anche dal Pd, e ha chiesto a Sala «di convincerla a tornare in gioco». Anche il segretario Pd Pietro Bussolati, dopo aver commentato con un «voltiamo pagina» la rinuncia di Balzani, ieri a Radio Popolare ha dichiarato per lei «porte aperte nel Pd e nella futura giunta, le proporremmo di essere protagonista». E a domanda: «Non potrei che essere felice se lei intendesse essere capolista del Pd». Salvo precisare in serata: «Il capolista del Pd sarà scelto con un confronto interno al partito». La telenovela continua. «Leggiamo stupefatti - nota invece la coordinatrice Sel Anita Pirovano -che Sala invita ad "andare avanti" senza cambiare rotta. Siamo preoccupati, non sappiamo se il colossale abbaglio sia in buona o cattiva fede».

Per la consigliera Pd Rosaria Iardino «l'area Balzani è in cerca di una scusa per sfilarsi». C'è chi sostiene che se si aprisse un varco, potrebbe esserci comunque una lista di sinistra, guidata dall'ex sfidante Pierfrancesco Majorino che post primarie ha stretto una liason con Sala.Chiara Campo

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