«Quel concerto non s'ha da fare». Così parlò Beppe Sala ieri in merito all'iniziativa organizzata dal Municipio 4 per la Giornata del Ricordo per le Vittime delle Foibe. L'appuntamento del 13 febbraio alla palazzina Liberty ha come protagonista un «rappresentante di spicco del cosiddetto rock identitario italiano, ovvero formazioni musicali di ultradestra vicino a Lealtà e Azione» denunciava martedì il gruppo consiliare di Sinistra x Milano, guidato da Anita Pirovano. Sul palco nella serata organizzata dall'Associazione Amici e Discendenti degli Esuli Giuliani, Istriani, Fiumani, Dalmati, patrocinata dal municipio 4, Federico Goglio detto «skoll» «già protagonista di esibiti saluti romani e altri gesti simili» per usare le parole di Pirovano. Goglio è stato assolto nel giugno 2015 dall'accusa di apologia del fascismo per aver fatto il saluto romano durante le celebrazioni per la morte di Sergio Ramelli nel 2014.
Dopo le proteste di Sel, dei comitati x Milano, del comitato «Memoria antifascista» e dell'Anpi anche per la scelta della sede, la palazzina Liberty, candidata per l'intestazione a Dario Fo, che ne fece il quartiere generale del suo teatro sperimentale negli anni Settanta, ieri è arrivata la lapidaria missiva al presidente del municipio 4, il leghista Paolo Bassi, che già martedì non era arretrato di un passo.
«Le esprimo la mia netta contrarietà a qualsiasi presenza che trasformi un evento della città per la memoria in un'esibizione propagandistica e di parte. Sono scelte di modesta prospettiva storica, che certamente non onorano le vittime - pontifica il sindaco -. Le chiedo di unirsi a Milano e ai suoi valori più unanimi e trasversalmente riconosciuti, rivedendo il programma e comunque vigilando affinché talune partecipazioni non siano strumentalizzate e non si trasformino in un evento di propaganda di parte. È una richiesta che ne sono convinto le fa tutta Milano». «Non si capisce in base a quale potere divino Sala distribuisca patenti di democraticità a destra e a manca» replica Riccardo de Corato, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione.
«La censura preventiva lascia un po' stupiti» replica a caldo Paolo Bassi, che ha annunciato che risponderà al sindaco per iscritto. «Al netto di tutto continuo a far fatica a vedere il fascismo in tutto questo. Non è nelle intenzioni e questo è palese».
Il giorno del ricordo - assicura Sala - sarà onorato: «Come Sindaco garantisco che, anche in questo caso, Milano continuerà un percorso molto serio di memoria, di omaggio ai caduti, di approfondimento: il Consiglio Comunale, espressione dell'intera città, onorerà il Giorno del Ricordo per le Vittime delle Foibe con un'apposita seduta. Sono convinto che questo metodo e questo stile condiviso e trasversale siano quelli giusti, i più in linea con Milano, con la sua cultura e con i suoi valori».
Non è la prima volta che Sala prende posizione contro iniziative organizzate da gruppi di estrema destra. Così è stato meno di un mese fa, in occasione del corteo del 14 gennaio organizzato da Forza Nuova: «Milano condanna con fermezza ogni manifestazione violenta, neonazista, neofascista, razzista o xenofoba.
Faremo quanto in nostro potere per impedire l'organizzazione di incontri di questa natura nei luoghi pubblici della nostra città. Chiederò alla forze dell'ordine di vigilare per impedire che si verifichino episodi di illegalità e di apologia di fascismo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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