Sala ribatte al patron di Slow Food: «Non è la fiera delle multinazionali»

Slow food contesta, Expo ribatte. Carlo Petrini, il fondatore dell'associazione internazionale che contesta i fast food e le multinazionali e difende il cibo sano e la biodiversità, ha contestato ieri la presenza di McDonald's sul sito Expo, e in particolare il patrocinio concesso dal Ministero per le Politiche agricole («non mi stupisce ma sono amareggiato, il governo non dovrebbe patrocinare un'azienda privata») e ha sostenuto che sull'edizione milanese dell'Esposizione, che ha per tema il cibo per tutti, «si poteva fare di più, è mancata una visione politica in grado di mettere a frutto le tematiche che in questo momento sono al centro della politica planetaria». Doveva essere, secondo Petrini, «una partita giocata ad alto livello» dai diversi Governi che si sono succeduti, visto che «la centralità del tema era ben esplicitata già ai tempi di Prodi». «Poi - ha aggiunto - visioni politiche e alterne vicende in fase di costruzione d'opera non hanno premiato questo elemento virtuoso».

Petrini fa presente che un mese fa aveva chiesto al ministro Maurizio Martina come intendesse coinvolgere i contadini dalle varie parti del mondo, raccogliendo una vaga risposta. Da qui, l'idea di organizzare dal 3 al 6 ottobre ad Assago, a Expo in corso, «Terra Madre giovani», un evento che chiamerà a raccolta un migliaio di agricoltori da ogni parte del nondo. Iniziativa presentata ieri in Sala Alessi a Palazzo Marino, al fianco del sindaco Giuliano Pisapia. «Da domani partirà il tam tam - rimarca quasi a sottolineare il ritardo, mancano 40 giorni al via - e chiediamo ai milanesi di ospitare i campesinos (gli agricoltori dell'America latina) o i contadini africani che non possono permettersi viaggio e albergo». Ribatte alle contestazioni il commissario Expo Giuseppe Sala: definisce quella di Terra Madre un'iniziativa «molto, molto importante» ma «a Expo ci sarà di tutto: non ci saranno solo le multinazionali.

McDonald's occupa un'area che è un nono di quella di Slow Food (circa 3.500 metri quadri, ndr.). Quando gestisci un'azienda pubblica e fai gare risponde chiunque ed è legittimo: vedremo alla fine, ma sono assolutamente certo che non sarà la fiera delle multinazionali».