"Sala vuole fondi? Partecipi ai bandi"

La Regione ribatte alle accuse del sindaco Sala sui soldi assegnati ad altri Comuni

"Sala vuole fondi? Partecipi ai bandi"

Ancora scintille tra Comune e Regione e questa volta la polemica parte proprio da un rogo, quello scoppiato due notti fa nelle cantine del palazzo Aler di via Bolla 42, nel Gallaratese, dove due terzi degli alloggi sono occupati. «Su via Bolla, Gola e San Siro sono sollecitiamo da tempo Regione e Aler a una svolta - attacca il sindaco Beppe Sala -. L'incendio non è una sorpresa ma la conferma che bisognava intervenire da tempo. Due strade: con risorse pubbliche o con operatori privati. Per noi è importante che ci sia un cambiamento radicale, sta a Regione e Aler decidere la strategia migliore, daremo pieno supporto». Ma, prosegue, «purtroppo Regione sta sprecando la strada di rigenerare le case popolari a Milano con risorse pubbliche». Contesta la distribuzione dei fondi Pnrr distribuiti attraverso il bando.

«Sicuro, verde e sociale» per le case popolari. Lo Stato ha assegnato alla Lombardia 252 milioni e «Regione - contesta Sala - ha scelto parametri bizzarri che hanno fatto sì che avremo case popolari nuove e riqualificate, ma nei Comuni sul Garda e nel bresciano (chissà perché...)», ironia sulle origini dell'assessore regionale alla Casa Alessandro Mattinzoli. A Milano «arriveranno solo 17 milioni: 7,5 al Comune per via Tofano e 7,5 ad Aler per via Ricciarelli. Non tutte le regioni hanno lavorato così. Anzi, tutte hanno avuto come criterio principale densità e necessità abitativa. Io ho sempre dato disponibilità a collaborare nella gestione delle case popolari. Farsi carico di Aler è una rogna, è un modello fallimentare eppure Regione lo difende a spada tratta. Ma siamo disponibili a trovare nuovi percorsi di collaborazione».

Il governatore Attilio Fontana risponde allo sfogo: «Sala è in difficoltà totale sulla questione sicurezza in città e decide di buttare la palla in tribuna. E lo fa maldestramente, attaccando Regione colpevole di sostenere anche altri Comuni. É sbagliato e soprattutto ingeneroso, ma penso sia frutto di un momento di tensione e non di discriminazione verso luoghi meno centrali. Mi auguro che il viaggio a Pechino dove ritirerà la bandiera in vista delle Olimpiadi 2026, conquistati grazie al concreto sostegno della Regione, lo rassereni».

Anche Mattinzoli si fa sentire: «Sala dovrebbe sapere che prima che la Prefettura possa sgomberare i 100 abusivi di via Bolla vanno garantiti posti letto alle famiglie fragili ed è competenza del Comune». Ricorda poi a Sala che «il programma per la Qualità dell'Abitare ha stanziato 452 milioni, di cui 130 a Milano. Il bando che contesta risponde alle istanze ministeriali: adeguamento sismico, efficienza energetica e manutenzioni. I Comuni a rischio sismico sono 52, per la maggior parte nel bresciano e nel mantovano. E il bando chiudeva il 2 dicembre alle 12. Il Comune non aveva presentato nulla. Solo grazie a una settimana di proroga ha completato le domande.

Avrebbe potuto presentare progetti per almeno 45 milioni e ne ha presentati due: uno da 9,5 e uno da 5. Difficile erogare risorse senza proposte. Forse la decantata efficienza non ha funzionato». Chiude facendo presente che «non ci sono emergenze abitative di serie A e di serie B».

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