Prendono il via ufficialmente domani i saldi invernali 2015. Anche se l'anticipo di 4 giorni rispetto alla tradizionale data post Epifania, voluta dall'assessorato al Commercio della Regione, non rappresenta già più una data significativa. Nella pratica infatti l'anticipo dei ribassi stagionali è giù cominciato da un pezzo, sia nei piccoli negozi che nei grandi magazzini, sia per la moda low cost che per le grandi griffe. Un esempio per tutti Prada in Galleria che il 28 dicembre scontava i suoi capi del 50%. O La Rinascente che il giorno di Santo Stefano ha annunciato ai suoi clienti più fedeli i ribassi. Confcommercio ha prontamente denunciato i grandi magazzini vista Duomo, anche se come è noto da una ventina di giorni i negozi della città hanno già dato inizio alle danze degli sconti.
Le associazioni di categoria iniziano a fare conti e previsioni di quello che dovrebbe essere il vero volano per le vendite dei capi invernali, quest'anno partite a rilento per via del clima mite. «Dopo un autunno debole, penalizzato anche dalle condizioni del tempo non favorevole alle vendite di capi invernali, ed un periodo di Natale che ha favorito in particolare le vendite di accessori, l'acquisto in saldo rappresenta sicuramente un'interessante opportunità per i consumatori perché vi è un ampio assortimento soprattutto nel tessile per poter effettuare acquisti ad un buon rapporto qualità/prezzo» spiega Renato Borghi, presidente di FederModa Milano.
Secondo le stime le vendite in città dovrebbero raggiungere un valore complessivo di 435 milioni di euro, con un acquisto medio a persona di 165 euro, il 2 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
«L'appuntamento dei saldi si conferma importante, in particolare a Milano, dove la spesa in saldo è maggiore rispetto al resto d'Italia - spiega ancora Borghi - e dove vi è un forte interesse anche da parte degli stranieri attratti dal nostro Made in Italy. Lo scenario generale, purtroppo, non è mutato e resta difficile rileva Borghi con una permanente debolezza dei consumi anche per il carico di spese obbligate e insopprimibili che grava sulle famiglie. Basti pensare all'ondata di tasse che ha sommerso i milanesi alla fine dell'anno appena chiuso».
Gli sconti medi per questi saldi invernali milanesi secondo le stime di FederModaMilano si aggireranno intorno al 40%. «Il nostro auspicio - conclude Borghi - è che possano aiutare i negozi al dettaglio a riprendersi»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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