Salvano bambini, aziende e disperati: ecco gli eroi lombardi di Mattarella

Premiato il chirurgo Frigiola, che ha fatto ripartire 12mila cuori

«Dottor Frigiola, c'è il Quirinale al telefono, corra». E lui, appena uscito dalla sala operatoria dopo il terzo intervento a cuore, con la mascherina ancora al collo: «Ragazzi, smettetela, non scherzate». E invece è tutto vero. È la comunicazione ufficiale da Roma con cui gli viene comunicato che, fra i quaranta eroi civili della nazione scelti dal Presidente della Repubblica, c'è anche il suo nome. Un premio stra meritato: Alessandro Frigiola, il medico del cuore, attivo da una vita e caro alla città per le sue iniziative legate all'associazione bambini cardiopatici nel mondo. Frigiola, 74 anni, è primario di cardiochirurgia pediatrica e responsabile della cooperazione internazionale del Policlinico San Donato: ha operato circa 12mila pazienti (più della metà bambini) e partecipato a quasi 400 missioni in Egitto, Camerun, Romania, Tunisia, Venezuela, Cina, Perù, Senegal, Siria. Assieme alla sua équipe di medici e chirurghi ha portato nei paesi più poveri materiali da sala operatoria che mai laggiù si sarebbero potuti permettere ed ha insegnato ai medici locali a intervenire per salvare i bambini. Tra i premiati da Mattarella c'è anche un altro medico lombardo: Stefano D'Amico, chirurgo anestesista all'ospedale di Legnano. Il 26 agosto stava correndo lungo l'Alzaia del Naviglio Grande quando si è accorto che una donna era caduta in acqua con la bicicletta e con la figlia di sette mesi legata al seggiolino, esamine. Non ci ha pensato nemmeno un attimo ed è entrato in acqua, riportando a riva la donna e la bambina, alla quale ha praticato il massaggio cardiaco, in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Insomma, le ha salvato la vita. Il cuore della piccola dopo poco ha ripreso a battere e grazie alla manovra l'ambulanza l'ha potuta caricare e portare alla clinica De Marchi. E come tutti gli eroi, quelli veri, D'Amico sminuisce il suo gesto: «Io eroe? L'avrebbe fatto chiunque». Probabilmente no.

Eroe (anti crisi) è anche Enzo Mauro Muscia, 48 anni (Varese), che ha dimostrato audacia e doti imprenditoriali per invertire la rotta della sua azienda. Nel 2011, quando viene chiusa la filiale per cui lavorava, decise di investire la liquidazione e di ipotecare la casa per acquistare i macchinari dell'azienda e riuscì a riassumere parte dei colleghi licenziati. Inizialmente otto, ad oggi 35. E poi c'è Fratel Marco Rizzonato, 55 anni (Milano), che da oltre 35 anni anima la Piccola casa della Divina provvidenza a Torino, la cittadella della carità fondata da san Giuseppe Cottolengo nel 1832.

Anche Marco Sciammarella, 46 anni (Milano), è diventato ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica: maestro d'orchestra, nel 2010 ha fondato, insieme ad altri esperti e insegnanti di musica,

musicoterapia e riabilitazione, AllegroModerato una orchestra sinfonica composta da 50 elementi, per due terzi diversamente abili. L'idea alla base del progetto è che la musica possa aiutare le persone con fragilità psichiche.

MaS

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