Cronaca locale

Salvini gli offre il caffè e punta su Albertini. "A maggio la decisione"

Ieri un incontro per benedire la candidatura. "Serve lavoro, senza senso chiuderci in casa"

Salvini gli offre il caffè e punta su Albertini. "A maggio la decisione"

Si rivedono le code ai semafori e le file di auto. Il trasporto pubblico regge all'urto del primo giorno di zona gialla: da ieri possono riaprire i ristoranti a pranzo e cena, ma in pochi festeggiano perché servono tavolini all'aperto e il meteo dà pioggia per tutta la settimana. Non tutti sono entusiasti, perché i conti sono ancora in rosso: per Confcommercio solo la metà dei 45mila esercizi pubblici lombardi ha riacceso i fornelli e questa nuova versione «gialla» costa comunque 300 milioni di euro di perdite rispetto alla sua vecchia versione quando era concesso a tutti di lavorare. «Ed è un conto salatissimo: con queste regole, in un mese il comparto della ristorazione perderà 740 milioni - spiega Carlo Massoletti, vicepresidente Confcommercio Lombardia - Il passaggio dalla vecchia alla nuova zona gialla rafforzata non ha certo giocato a favore di migliaia di imprese». Anche Andrea Painini presidente Confesercenti Milano parla di un «provvedimento zoppo» per la limitazione sui dehor e per un coprifuoco che «sembra una punizione».

C'è però chi cerca di spingere per implementare le riaperture, come il leader della Lega Matteo Salvini che dopo aver preso un caffè con Gabriele Albertini (la decisione sulla candidatura però è rimandata a metà maggio), ha pranzato con il proprietario del Bar Bianco al Parco Sempione e l'assessore regionale Stefano Bolognini per celebrare il ritorno a una quasi normalità. Per l'occasione il segretario della Lega è tornato a scagliarsi contro il coprifuoco, definito come un provvedimento senza logica: «Non ha più senso scientifico tenere chiusi 60 milioni di italiani dopo le dieci di sera, penso che abbiamo dimostrato buon senso e solidarietà per più di un anno: adesso che aumentano i vaccini e diminuiscono morti e contagi, dare lavoro e libertà agli italiani penso sia doveroso. Non è un capriccio della Lega». Salvini ha poi proseguito rispondendo alle domande dei cronisti spiegando che secondo lui «Draghi ha bisogno di chi gli porta il contatto con la realtà, perché se fosse per il Pd o per il ministro Speranza starebbero tutti chiusi in casa fino a giugno: l'obbiettivo della Lega è portare l'intero governo a capire che con rigidi protocolli di sicurezza tutti hanno diritto di tornare al lavoro. Si all'aperto che al chiuso».

Salvini ha anche parlato del Recovery Fund e di come si sta programmando il futuro a Roma: «In maggioranza c'è qualcuno che pensa alla patrimoniale, all'aumento sulle tasse sulla casa o all'aumento dell'età pensionabile, la Lega al governo è garanzia del fatto che le tasse scendano: noi abbiamo deciso di essere dentro per condizionare positivamente l'azione del governo». E a chi ha contestato l'inserimento nel Recovery Fund di spese destinate al comparto Difesa, Salvini ha risposto: «Per me i fondi europei devono significare lavoro e sviluppo e il settore è sinonimo anche di questo, inoltre se non ci investiamo significa dipendere da altri, come Pechino o altre realtà del mondo, ma questa è una visione miope di cos'è la sicurezza nazionale».

Nel frattempo i numeri del contagio continuano a migliorare: calano infatti di 9 i ricoverati in terapia intensiva (totale regionale 601) e di 62 i ricoverati nei reparti Covid (totale 3.824). Prosegue anche il trend positivo dei guariti/dimessi che ieri erano 5.499 in più del giorno precedente, per un totale complessivo di 710.637, di cui 3.838 dimessi e 706.799 guariti. Nelle ultime 24 ore i decessi sono 31 che portano il totale complessivo a 32.

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