(...) sarebbe proprio qui a fianco. Potremmo essere fortunati a scegliere tra due, non credo sia un problema. Se l'Italia si aggiudicherà i Giochi contro Stoccolma e ci sarà il nuovo impianto la cerimonia di apertura sarà lì, altrimenti al Meazza. Non abbiamo particolare preoccupazione su questo». Comunque la cerimonia in un luogo simbolo «sarebbe un'esperienza fantastica, in primo luogo per gli atleti, perchè è un posto iconico». Il responsabile Cio per le candidature Christophe Dubi aggiunge che «sarebbe grandioso per San Siro ospitare l'inaugurazione, aumenterebbe la sua dimensione iconica». Il presidente del Coni Giovanni Malagò, ha accompagnato i commissari ieri tra i luoghi inseriti nel dossier con l'assessore allo Sport del Comune Roberta Guaineri e il sottosegretario regionale Antonio Rossi: partenza dall'ex Palasharp (deputato a Milano Hockey Arena), tappa a San Siro, trasferimento in pullmino alla Fiera di Rho che ospiterebbe il media center e una pista dedicata agli allenamenti per gli sport su ghiaccio (distanziata dalla zona fieristica per non interferire con il calendario), poi al Forum di Assago (pattinaggio e short track) - presente anche Barbara Fusar Poli, bronzo a Salt Lake City 2002 - trasferimento sui terreni di Santa Giulia dove sorgerà il PalaItalia da 15mila posti (hockey) per finire con l'area dell'ex scalo Romana, alias villaggio olimpico. E da San Siro Malagò conferma che l'incognita stadio non condizionerà il giudizio del Cio. «Per noi non solo non è un problema - puntualizza durante la visita allo stadio -, ma qualunque soluzione sceglieranno le squadre e il Comune andrà benissimo. Questo stadio una carta in più, ma non mi sento di dire che un nuovo San Siro con tutte le tecnologie sarà una carta in meno. Comunque la si giri, comunque lo stadio è una carta». E sull'ex Palasharp che in vista dell'ispezione è stato recintato e ripulito dopo anni di degrado e abbandono Malagò sottolinea che «è la dimostrazione di quanto servono le competizioni sportive a Milano, quell'area ha una storia di calvario anche giuridico-burocratico. Ora il Comune porta avanti un progetto a prescindere dalla candidatura, ma se hai una data certa c'è un'ulteriore garanzia che i tempi saranno rispettati». Il capo del Cio riconosce ovviamente che la sfidante Stoccolma «anche per le condizioni meteo oggi è più sviluppata sull'indoor, ma con Palaharp e PalaItalia Milano come è giusto che sia sarà finalmente equiparata se non superiore come posizione per ranking alle altre città europee». Tra i nodi del dossier, la distanza tra Bormio e Milano: i vincitori dovrebbero presentarsi alla medal plaza in piazza Duomo la sera. «Il sottosegretario Giorgetti - ricorda Malagò - ha confermato che ben prima del 2026 sarà realizzata la strada che collegherà più velocemente Milano e Sondrio, non è un problema». E Morariu sostiene che «non crea particolari preoccupazioni al momento» nemmeno la logistica per consentire agli atleti impegnati a Cortina, Livigno e bormio di partecipare all'inaugurazione a San Siro: «Ci hanno spiegato che saranno costruite infrastrutture intorno allo stadio per ospitare gli atleti. Il trasporto è importante per gli atleti, ne parleremo meglio al meeting».
Oggi otto ore di domande e risposte tecniche a Palazzo Reale, con interventi del sindaco Sala, i governatori di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, il sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, saranno sentiti anche ex atleti.Chiara Campo
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