Dopo la squalifica, San Siro riaprirà regolarmente. È l'orientamento emerso dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito ieri in Prefettura. La chiusura dello stadio per tre giornate era stata decisa dopo gli scontri del 26 dicembre prima di Inter-Napoli, costati la vita all'ultra Daniele Belardinelli, e i cori razzisti contro il giocatore Kalidou Koulibaly.
Alla riunione hanno partecipato i vertici di Milan e Inter, il prefetto Renato Saccone e il sindaco Giuseppe Sala. L'intenzione sarebbe quella di riaprire lo stadio dopo le tre giornate di chiusura imposte all'Inter (due sono già state scontate e l'ultima riguarda solo la Curva Nord). Sabato inoltre si gioca, a un mese esatto dalla battaglia di Santo Stefano, la partita fra Milan e Napoli. Su questo fronte è stato deciso, dopo le valutazioni dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, che non ci saranno limitazioni alla trasferta dei tifosi partenopei. Anche l'orario del match è confermato: si gioca alle 20.30. Nessun divieto neppure per Milan-Napoli in programma per martedì (Tim Cup). Trattandosi però di partite con «profili di rischio», le misure di sicurezza saranno intensificate. L'Osservatorio indica «implementazione del servizio di stewarding» e «massimo rafforzamento dei servizi di controllo, nelle attività di prefiltraggio e filtraggio, con particolare riferimento alla corrispondenza delle generalità indicate sul biglietto e quelle dell'utilizzatore», in coordinamento con il Dipartimento di Pubblica sicurezza.
«Gli ultimi incidenti dentro lo stadio - ha detto Sala dopo la riunione del Comitato - ce li ricordiamo tanti anni fa, quindi c'è il rammarico perché quello che è successo ha fatto passare un'immagine di stadi poco sicuri. Le famiglie possono andarci tranquillamente». Quello che «emerge come priorità», continua il sindaco, è invece il problema della sicurezza all'esterno degli stadi: «La situazione che ci è stata rappresentata da Questura e Prefettura è che in termini di sicurezza delle partite di calcio, i problemi sono molto più spesso fuori dallo stadio che non dentro. E a Milano è obiettivamente così da parecchio tempo». Secondo Sala, la chiusura degli stadi non è una buona soluzione: «Comprendendo le ragioni della chiusura, ma si deve lavorare perché ciò non avvenga più perché chiudendo lo stadio ci rimettono i veri tifosi e le società». E sui «buuu» al giocatore del Napoli: «È stata penalizzata la tifoseria interista e i buu poi si sono ripetuti altrove».
Ancora: «Questi buu non sempre sono sintomo di razzismo, ma a volte sono dissenso rispetto a questo o quel giocatore». Infine il sindaco ha parlato di Rogoredo: «Arriveranno più forze dell'ordine a Milano, ma nel frattempo il questore ha garantito che ci saranno controlli più frequenti nel boschetto della droga».
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