Sanità più trasparente: l'agenzia anticorruzione vigilerà su conti e bandi

Il manager Andrea Mentasti a capo della nuova Authority: «Aiuterò le aziende a lavorare»

Nasce l'agenzia anti corruzione. Vigilerà sui bandi pubblici e sui conti della sanità lombarda. A presiederla è Andrea Mentasti, bocconiano, 55 anni, ex direttore generale dell'azienda ospedaliera di Treviglio e del Sant'Anna di Como. Per il manager, che per quindici anni ha lavorato nel settore industriale, si prepara un salto della barricata: da controllato a controllore.

Il direttore varesino, scelto fra oltre cento candidati, nei prossimi giorni indicherà al presidente Roberto Maroni quali saranno gli uomini del suo staff: sta a lui infatti formare la «corte suprema» della sanità che lo affiancherà nelle verifiche incrociate degli istituti sanitari. Potrà «pescare» anche tra esperti e consulenti esterni al mondo della sanità e alla Regione. Tra i suoi collaboratori anche il magistrato Gustavo Cioppa, sottosegretario di Maroni ed ex procuratore di Pavia.

L'agenzia sarà una struttura snella che costerà «pochi milioni di euro», specificano i dirigenti dell'assessorato al Welfare, e coordinerà i nuclei di controllo già esistenti. Controllerà anche l'Arca, la centrale acquisti della Regione Lombardia, per evitare sprechi, ottimizzare le risorse e verificare che tutte le procedure siano corrette.

L'agenzia, che avrà sede nello stesso stabile che ospita Lombardia Informatica e Infrastrutture lombarde, a un passo da Palazzo Lombardia, sarà operativa dall'inizio di dicembre ed entrerà nel merito della sua missione con il 2016, subito dopo le nomine dei nuovi dirigenti della sanità. «Non voglio essere un super ispettore - mette subito in chiaro Andrea Mentasti - Non un nemico del sistema sanitario ma uno stimolatore che aiuti le aziende a migliorare la gestione. Ammetto che sarebbe più facile cominciare a lavorare in una regione in cui il sistema sanitario non funziona. Qui in Lombardia siamo già a ottimi livelli, mi impegnerò per migliorare ulteriormente». «Io voglio essere controllato» dichiara il presidente Roberto Maroni, che ha caldamente voluto il nuovo organo di garanzia. E sta proprio a lui procedere nei prossimi giorni a indicare la cosiddetta short list di nomi tra i quali il centrosinistra, per regolamento, dovrà scegliere i tre membri del comitato di direzione che lavorerà con Mentasti. Proprio ieri il Pd ha spronato il governatore a indicare la rosa di nomi in tempi rapidi. E ha chiesto a Mentasti di «prendere subito in mano i dossier degli appalti pilotati, dei lobbisti troppo invadenti e dei direttori generali troppo legati al potere politico»

«Con la riforma - intervengono i grillini - abbiamo chiesto e ottenuto l'agenzia dei controlli perché la Lombardia voltasse finalmente pagina sugli scandali che hanno travolto il comparto socio-sanitario.

Pare però che la maggior preoccupazione di Maroni sia stata quella di nominare in tutta fretta un suo uomo di fiducia alla guida dell'Agenzia piuttosto che renderla realmente autonoma». A rispondere è Stefano Bruno Galli, a capo del gruppo consiliare Maroni Presidente: «Stupisce l'irrazionale e pretestuosa presa di posizione delle opposizioni, che devono indicare i nomi del comitato».

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