Sanità, la riforma vuole arrivare a cancellare i ticket

Sanità, la riforma vuole arrivare a cancellare i ticket

«Mi metto nei panni del cittadino lombardo, non in quelli di chi ha interessi nel privato o nel pubblico». Roberto Maroni frena così proteste e sollevazioni contro il Libro bianco della Sanità arrivate dai saggi attraverso le pagine dei giornali. E replica anche alle richieste di Forza Italia, che chiede di spingere ancora sull'acceleratore della pari dignità tra pubblico e privato: «C?è una preoccupazione da parte di alcuni settori, che temono uno stravolgimento del sistema a danno della parte privata, per enfatizzare solo quella pubblica. Non è così». In realtà è lo stesso capogruppo della Lega in consiglio regionale, Massimiliano Romeo, a enfatizzare il ruolo del pubblico: «Crediamo che il principio della libera scelta fra pubblico e privato nella sanità lombarda vada certamente confermato, ma nel contempo siamo per un potenziamento ed un rafforzamento della sanità pubblica».
Sensibilità diverse si confrontano, anche nella maggioranza. Se la visione della Lega, secondo tradizione, è più statalista, quella di Forza Italia e Ncd rimane ancorata alla pari dignità tra pubblico e privato. Così, il passaggio del Libro bianco in commissione Sanità e poi in aula promette di essere tutt'altro che indolore. Le opposizioni (Pd, Patto civico e M5S) criticano la proposta. «Più che un libro bianco è un libro sbiadito», commenta il capogruppo Pd, Enrico Brambilla. E secondo il consigliere del Patto civico, Umberto Ambrosoli, bisognerebbe spingere in favore della sanità pubblica: «Ridisegnare l'intera offerta, riequilibrando il rapporto tra servizi erogati dal pubblico e dal privato dovrebbe essere un obiettivo fondamentale. Nulla si dice su come rendere competitivo il pubblico» dice Ambrosoli.
Maroni nel frattempo promette riduzioni del ticket fino all'azzeramento. E ritiene che l'intesa con il ministro Beatrice Lorenzin sul Patto per la salute lo renda praticabile, perché mantiene il principio dei costi standard e consente di trattenere i risparmi in Regione: «La riduzione dei ticket è nel nostro programma di governo. Se le risorse rimangono qui, dopo aver azzerato il ticket farmaceutico per 800.000 lombardi, l'obiettivo è azzerarlo per tutti». Un obiettivo condiviso da Forza Italia. «Nell'azzeramento dei ticket, Forza Italia c'è, ci crede e andrà fino in fondo» dichiara la coordinatrice regionale, Mariastella Gelmini. Prudente l'assessore alla Sanità, Mario Mantovani: «Si potrà proseguire verso una graduale riduzione dei ticket». E l'assessore all'Economia, Massimo Garavaglia: «Useremo le maggiori risorse a nostra disposizione per maggiori investimenti, che sono indispensabili, e per ridurre i ticket. L'obiettivo di azzerare i ticket entro la fine della legislatura rimane».
Due cifre.

Per azzerare il ticket farmaceutico agli anziani con oltre 65 anni e reddito familiare inferiore a 18mila euro, cioè 800mila lombardi, sono stati spesi 50 milioni di euro. È chiaro che azzerare tutti i ticket per tutti è un impegno economico pesante. Per i prossimi passi bisognerà attendere il riparto tra le Regioni del Fondo sanitario, atteso entro l'estate.

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