Scala, l'annuncio di Sala: "Il Cda ha deciso di restituire i 3,1 milioni di euro all'Arabia Saudita"

Il Cda del Teatro alla Scala ha deciso di restituire i 3,1 milioni all'Arabia Saudita. Lo ha annunciato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che è presidente del Cda

Scala, l'annuncio di Sala: "Il Cda ha deciso di restituire i 3,1 milioni di euro all'Arabia Saudita"

Il Cda del Teatro alla Scala, riunito oggi (lunedì 18 marzo, ndr), ha deciso di restituire i 3,1 milioni di euro all'Arabia Saudita. Lo ha annunciato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che è presidente dello stesso consiglio di amministrazione.

"In data 4 marzo è arrivato un bonifico di 3 milioni è un secondo di 100mila euro da parte del principe Badr bin Abd Allah. I bonifici non riportano causali, ma il problema è che sono stati fatti non rispettando le linee guida relative alle donazioni. La Scala ha un codice affinché eventuali donazioni vengano accettati. Quindi ho proposto e il Cda ha accettato che questi 3 milioni vengano restituiti immediatamente", ha spiegato il sindaco al termine della riunione nella quale si è discussa l'ipotesi dell'ingresso dell'Arabia Saudita come socio fondatore.

Il Cda, ha poi precisato il sindaco rispondendo alle domande dei cronisti, ha approvato la decisione all'unanimità. "Questo mette per adesso la parola fine o pausa all'ipotesi di ingresso di Riad come socio fondatore. A oggi non sono state approvare altre forme di collaborazione. A oggi si torna al punto zero", ha aggiunto il primo cittadino meneghino, che ha dunque così proseguito: "Con questa operazione ributtiamo la palla nel campo dei sauditi. E cioè: potranno pensare che non gradiamo la loro presenza e indirizzare l'interesse su altri teatri, oppure capire che tutto questo problema consiglia di ricominciare daccapo e su basi diverse".

Infine, Sala ha parlato anche della posizione del sovrintendente Alexander Pereira che "certamente rimane al suo posto, il mandato scadrà tra un anno, a oggi non è in discussione". Era stato ieri il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a parlare per primo della possibilità di un licenziamento del sovrintendente, colpevole a suo dire, di aver accettato un bonifico dal principe saudita senza informare il Cda.

Il commento di Salvini

"Spero che nessuno abbia fatto scelte culturalmente, economicamente e politicamente rilevanti senza coinvolgere gli azionisti, che rappresentano i cittadini. E quindi se qualcuno l'ha fatto si è comportato in maniera scorretta". A dirlo è il ministro dell'Interno Matteo Salvini, interpellato sulla vicenda dei fondi sauditi per il Teatro alla Scala. E a chi gli chiedeva un'opinione sull'ipotesi di licenziamento del sovrintendente Alexander Pereira, Salvini ha risposto lapidario: "Per me parla il governatore Fontana".

Il plauso di Strasburgo

"Sono felice di sentire la dichiarazione del sindaco Giuseppe Sala che annuncia la restituzione ai sauditi dei soldi già versati per entrare nel Cda della Scala", ha dichiarato il presidente della Commissione Diritti Umani del Parlamento Europeo Antonio Panzeri, come riportato da Adnkronos.

Per Panzeri, che è europarlamentare di Articolo 1, "sarebbe stato folle permettere a uno dei simboli più prestigiosi di Milano di collaborare con chi nel proprio paese calpesta quotidianamente i diritti umani e le libertà fondamentali. Quella di oggi è un'ottima notizia: è ciò che la Milano dei diritti si aspettava".

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