«Costruiremo il nuovo stadio e giocheremo al Meazza fino a quando non saranno completati i lavori, su questo non c'è il minimo dubbio». Il presidente del Milan Paolo Scaroni il giorno dopo la riapertura del tavolo con il sindaco sul progetto del nuovo impianto sembra aver ricevuto le garanzie che servivano. O vuole «stanare» Beppe Sala, assediato dagli ambientalisti. «Lo stadio è in cima alle mie preoccupazioni perché sono convinto che il Milan non potrà essere un protagonista europeo di rilievo se non si dota di nuove infrastrutture, vale a dire uno stadio moderno come quelli di squadre con cui competiamo in Champions - ha commentato Scaroni ieri al termine dell'assemblea degli azionisti-. Abbiamo incontrato Sala e ne sono uscito ottimista e confortato. Il sindaco appena rieletto concorda che Milano merita uno stadio di alto livello, il più bello d'Europa, conditio sine qua non per cui le squadre milanesi smettano di vendere i loro gioielli, vedi Lukaku per l'Inter e noi Donnarumma. Serve ad aumentare le entrate, trasformando la partita in un evento come fanno i nostri competitor. Abbiamo ricevuto rassicurazioni dal sindaco, ci sono da sistemare alcuni aspetti legati al Real Estate, ma siamo fiduciosi che si possa partire quanto prima. Costruiremo il nuovo stadio accanto al Meazza».
Il problema, come si sa, non è il nuovo impianto ma sono le volumetrie collegate: uffici, centro commerciale, hotel. Il Comune deve portare agli ambientalisti uno «scalpo» dei club, ridurre il cemento per giustificare il via libera. Sala conferma che l'incontro «è andata bene e c'è una possibilità di apertura, di trovare una mediazione. Qui è problema di mediazione tra la comprensibile necessità delle squadre di avere un impianto nuovo e la mia necessità di fare rispettare le regole che ci siamo dati, quindi di avere costruzioni sostenibili e nell'ambito delle misure consuete in città. Si tratta di un problema su cui trovare una via di collaborazione e credo che ci rivedremo già in settimana, penso si possa fare».
Ovviamente, precisa, «bisogna agire con tutta l'attenzione del caso e essere chiari con icittadini. Non mi esprimo di più perché credo che se cominciamo a lasciare intendere mezze cose possa essere un errore. Quando troveremo una soluzione, e mi auguro che la troveremo, ci metteremo la faccia insieme: io dal lato Comune e le due squadre dal loro lato, spiegheremo ai cittadini cosa si può e vuole fare». Il vicepresidente ed ex capitano dell'Inter Javer Zanetti auspica che «si arrivi presto a una conclusione perchè è già passato un po' di tempo».
Il consigliere della Lega Samuele Piscina chiede a Sala di «riferire in aula sulle trattative. Continua con la politica dell'annuncite mediatica dicendo tutto e niente, su un tema di peso serve chiarezza e trasparenza».
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