Cronaca locale

Sciopero Atm, fumata nera tra Cgil e giunta

Lo stop mercoledì durante la "Design week". Salvini in piazza con i lavoratori

Sciopero Atm, fumata nera tra Cgil e giunta

Fumata nera. I sindacati si sono seduti ieri mattina al tavolo in prefettura con l'assessore comunale ai Trasporti Marco Granelli ma la richiesta (almeno) di differire lo sciopero convocato il prossimo mercoledì, secondo giorno del Salone del Mobile, con migliaia di turisti in città o operatori diretti alla Fiera di Rho, è stata rispedita al mittente. «Il Comune non ha aggiunto nessun elemento di novità, non ci sono le condizioni per fare passi indietro - dichiara a fine incontro il segretario della Filt Cgil Luca Stanzione -. L'unico atto concreto ad oggi è la delibera votata dalla giunta che prevede una gara per la gestione del trasporto pubblico con spacchettamento del servizio tra mezzi, sosta, Bikemi, Area C e così via». Gli addetti temono che ciò si traduca in tagli e trattamenti salariali differenziati. E ha creato forte tensione tra i lavoratori il braccio di ferro tra l'ormai ex presidente di Atm Bruno Rota e il sindaco Beppe Sala sull'ipotesi che Fs, dopo l'acquisto delle quote di M5, entri anche nella gestione del servizio milanese. Lo sciopero è fissato dalle 8.45 alle 12.45 e aderiscono tutte le sigle, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Faisa-Cisal, Orsa, Sama-Faisa e Cub. Sarà preceduto da un presidio davanti a Palazzo Marino lunedì alle 17 e il giorno dopo da una conferenza stampa in piazzale Cadorna, davanti alla stazione di Trenord. Stesso luogo scelto ieri dal segretario della Lega Matteo Salvini per manifestare il proprio sostegno ai lavoratori con i volantini: «Sala vuole svendere Atm alle Ferrovie regalando il gioiello dei milanesi al bidone romano. La Lega dice no». Con lui il capogruppo in Comune Alessandro Morelli e l'ex candidato in consiglio per il Carroccio Claudio Morgillo, conducente della metropolitana. «Noi difendiamo i 2mila di posti di lavoro a rischio - spiega Salvini -. Atm funziona, se ci mette lo zampino lo Stato e inizia a spezzettare l'azienda è la fine. Già il Comune deve garantire soldi perchè ci sono in giro autobus che inquinano». Salvini approva invece la fusione tra Atm e Trenord, sponsorizzata dal governatore lumbard Roberto Maroni, anche se la società ferroviaria è controllata al 50% dalla Regione e al 50% dalle Ferrovie. «Trenord - dice - è un'altra istituzione lombarda ed è patrimonio dei lombardi, mentre quando lo Stato mette piede a Milano di solito lo fa per portare via non per portare qualcosa».

E ieri Atm ha già pubblicato il bando flash per il nuovo dg: scade l'11 aprile.

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