Diana Alfieri
Una giornata complicata come era in parte previsto per il blocco dei trasporti. Una giornata difficile soprattutto per chi ha dovuto muoversi per lavoro, per i pendolari che poi in giornate così sono l'anello debole, quello che solitamente paga il prezzo più salato. Incrociava le braccia il trasporto pubblico: mezzi a singhiozzo, sospesa una linea della metropolitana (la M5) code e disagi per il concerto a San Siro di Tiziano Ferro in programma nella serata. Lo sciopero nazionale dei trasporti qualche difficoltà ai milanesi l'ha creata anche se le altre linee della metropolitana sono state regolari e anche se molti mezzi di superficie non si sono fermati, anche se taxi in giro in fondo ce n'erano. Ma il traffico è stato intenso per tutto il giorno anche perchè in molti, temendo il pegio, hanno deciso di muoversi in auto. Il blocco iniziato alle 8.45 e poi ripreso alle 18 fino ha rispettato le fasce di garanzia . Lo stop dei convogli regionali di Trenord ha riguardato anche i collegamenti con l'aeroporto di Milano Malpensa e Malpensa-Bellinzona. Tuttavia dalla compagnia assicurano che i disagi sono stati «minimi». E spiegano che su quelle tratte sono stati previsti autobus sostitutivi no stop. Quanto a Trenitalia, è stata regolare la circolazione delle Frecce mentre si è segnalato qualche disagio sulla lunga percorrenza. Giornata di code, lunghe attese e rallentamenti quindi soprattutto in serata e per chi ha dovuto raggiungere lo stadio di San Siro per il concerto di Tiziano Ferro e Monza per il concerto dei Radiohead. La protesta del trasporto ha coinvolto anche i tassisti con blocchi e assemblee spontanee all'aeroporto di Linate e un presidio in piazza della Scala senza tensioni particolari. Il disagio maggiore però si è avuto negli aeroporti. A Linate cancellati una decina di voli sia per destinazioni nazionali sia internazionali. Migliore la situazione a Malpensa nonostante qualche disagio. Per i sindacati lo sciopero è stato indetto per tutelare gli interessi di tutta la collettività dei trasporti per contrastare le privatizzazioni La protesta, indetta a «difesa del diritto di sciopero e contro le privatizzazioni e liberalizzazioni del settore» ha riguardato tutti i comparti. Agli scioperi a livello nazionale si sono poi aggiunte anche in Lombardia ulteriori proteste sul piano locale.
«I trasporti devono essere una grande industria globale- rivendicano i Cub - per la mobilità delle persone e delle merci, bisogna quindi contrastare le privatizzazioni e che finiscano nelle mani di imprenditori senza scrupoli».