Cronaca locale

Sciopero di Sant'Ambrogio: ghisa a rischio precettazione

Solo 17 agenti su mille necessari al lavoro il 7 dicembre Fallita la carta del compenso extra, arriva la convocazione

Marta Bravi

Sono stati convocati in Prefettura lunedì i vigili che hanno proclamato lo stato di agitazione. Tradotto: sciopero il 7 dicembre e blocco degli straordinari dal 4 al 9 dicembre. Il motivo? L'assoluta opposizione all'introduzione del badge per il corpo.

Il primo novembre è partita la sperimentazione per l'obbligo del cartellino per gli agenti in servizio al Comando di zona 3 e all'ufficio Personale di piazza Beccaria, mentre a inizio dicembre, dovrebbe toccare al nucleo Radiomobile e alla Centrale operativa. In agenda il 10 dicembre la prima verifica del test, in vista dell'estensione del servizio a tutto il corpo.

Sono anni che l'amministrazione comunale tenta di controllare in maniera elettronica le presenze del corpo più qualificato e più specializzato d'Italia senza mai riuscirci. Ora l'amministrazione guidata da Beppe Sala l'ha fatto, forzando la mano. Tanto che i ghisa hanno scelto la linea dura, proclamando lo sciopero per i giorni caldi di dicembre ovvero in coincidenza con la Prima della Scala, quando a Milano ci saranno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e il ministro della Cultura Alberto Bonisoli e l'apertura della tradizionale fiera degli Oh bej! Oh bej!, giornate calde per la pubblica sicurezza e il traffico.

Su 1000 agenti necessari a mantenere ordine e sicurezza solo 17 al momento saranno in servizio, gli altri hanno incrociato le braccia. Palazzo Marino ha, quindi, tentato di convincere gli agenti a lavorare, mettendo sul piatto 30 euro lorde all'ora per coprire i turni di Sant'Ambrogio. Senza risultati, visto che è intervenuta ieri la prefettura. I sindacati, Sulpm, Adl e Sgb hanno deciso di «non adottare nessuna iniziativa giudiziaria per condotta antisindacale nei confronti del Comune - si legge nel comunicato - perché non ce n'è bisogno. La categoria è compatta e non ha nessuna intenzione di barattare la propria dignità».

Intanto alcuni delegati sindacali hanno incontrato ieri mattina i colleghi della zona 3 per capire come sta procedendo l'introduzione del cartellino, che va di pari passo con il varo di un sistema gestionale digitalizzato creato ad hoc per la polizia locale, una sorta di mega database che conterrà le informazioni relative a ogni agente. «L'abbiamo detto e lo ripetiamo: il sistema del badge per i vigili non è applicabile. Per una questione di principio: i ghisa sono una forza di polizia, categoria che non timbra il cartellino. Secondo è un sistema che non può funzionare: la polizia locale è organizzata i 27 nuclei su 52 sedi, effettua cambi turno non solo in ufficio, ma anche per strada, e ha orari flessibili.

Se veniamo chiamati per una violenza - spiega Daniele Vincini, segretario regionale Sulpm- nel mezzo della notte, dobbiamo passare prima in ufficio a strisciare? tanto per fare un esempio».

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