Scola impone le ceneri «Laceratevi il cuore»

«Laceratevi il cuore e non le vesti». È iniziata con questa citazione l'omelia del cardinale Angelo Scola (nella foto) in Duomo nella prima domenica di Quaresima, giorno in cui gli ambrosiani (a differenza di ciò che accade nel resto nel mondo) ricevono le ceneri, come segno di penitenza e conversione. «La conversione non si ferma all'esterno, ma va alla radice dell'io. Per i popoli semitici il cuore è la sede della ragione, della volontà, dei pensieri, dei sentimenti e dei progetti» spiega l'arcivescovo.Inizia così il percorso di quaranta giorni che porterà alla Settimana Santa e alla Pasqua, che quest'anno cade il 27 marzo. Spiega il cardinale: «Il digiuno quaresimale è la decisione di assimilare, in questo tempo favorevole, la mentalità e il sentire di Cristo, vero centro affettivo della vita del cristiano. In questi 40 giorni lasciamoci educare, attraverso tutta la realtà, a pensare e a sentire come Cristo». E ancora: «Il digiuno quaresimale ci richiama a un salutare ri-dimensionamento delle pretese del nostro io troppo spesso reclinato su di sé».Lazzaro che mendica alla porta della casa del ricco, dice ancora Scola citando Papa Francesco, «è figura del Cristo che nei poveri mendica la nostra conversione».

La redenzione di Cristo, dice l'arcivescovo, è «sempre offerta a tutti. Non solo a coloro che sono vittima della guerra, della cultura dello scarto e dell'esclusione, ma anche a coloro che, accecati dalla violenza del potere, ne sono gli artefici».SCot

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