Quattro ore di tensione a Palazzo Marino, partite con l'irruzione di CasaPound in consiglio comunale e proseguite con gli scontri tra estrema destra e i centri sociali che stavano manifestando nello stesso momento in piazza Scala. Cordoni di sicurezza creati dalla polizia per separare i due movimenti, uscita dei militanti di CasaPound da una via secondaria. Il giorno dopo il brutto spettacolo in Comune, il sindaco Beppe Sala pone un tema di «maggiore protezione di Palazzo Marino. Ne ho già parlato con il questore e il prefetto, ci lavoreremo la prossima settimana». Anche se proprio dalla sinistra radicale sono partite accuse nei confronti della polizia per la gestione dei disordini. «Lunedì in Consiglio - annuncia il consigliere di Sinistra x Milano Paolo Limonta - interverrò su quello che è successo e sulla scellerata gestione dell'ordine pubblico che ho visto in aula, che mi hanno raccontato e che ho continuato a vedere in piazza una volta terminato il Consiglio. Perché questa storia non finisce qui». A distanza arriva invece dal segretario generale Siulp Milano (sindacato unitario lavoratori di polizia) Mauro Guaetta il «plauso alle donne e agli uomini della polizia di Stato che hanno operato in maniera impeccabile e hanno impedito lo scontro tra CasaPound e centri sociali. Sicuramente quanto accaduto conferma l'esistenza di una tensione sociale giunta al limite di guardia a Milano, alimentata anche da forze politiche che per scopi meramente elettorali non stigmatizzano eventi di questo tipo ma anzi soffiano sul fuoco della tensione con un atteggiamento irresponsabile». Nei prossimi giorni chiederà un incontro con prefetto e questore per rappresentare la preoccupazione degli agenti». L'Unione sindacale di base (Usb) chiede invece «spiegazioni al questore sulla dinamica degli eventi, se non farà chiarezza chiederemo le sue dimissioni». E lunedì alle 17 faranno un presidio davanti alla prefettura.
Su Casapound il sindaco richiama il Pd «al suo senso di responsabilità perché l'aria è questa: Casapound la prima volta, il 29 aprile, ha esordito con i saluti romani al cimitero Maggiore, giovedì l'irruzione in Consiglio.
E vedo consiglieri eletti che non danno garanzie chiare di antifascismo quindi anche da questo punto di vista la sinistra deve fare il proprio dovere». Sala si riferisce in particolare al neo eletto di Fdi a Monza Andrea Arbizzoni, vicino al movimento di Lealtà e Azione.ChiCa
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