Scuole, cinema e teatri chiusi un'altra settimana. Riaperti musei e mercati

Le nuove regole per la Lombardia. Sedi espositive e chiese con ingressi scaglionati

Scuole, cinema e teatri chiusi un'altra settimana. Riaperti musei e mercati

Nuove disposizioni per la Lombardia, comunicate ieri in Regione. Sono entrate in vigore a mezzanotte e dureranno tutta la settimana. Cinema e teatri restano chiusi, mentre riaprono i musei. Gli ingressi in questi ultimi però dovranno essere contingentati e all'interno dovranno essere evitati gli assembramenti, garantendo la distanza minima di un metro fra un visitatore e l'altro. Gli esercizi commerciali saranno, quasi ovunque, attivi con alcune regole da seguire.

Nel pomeriggio la Regione ha voluto anticipare i termini del nuovo decreto del governo con tutte le misure per l'emergenza Coronavirus, firmato in serata. «Per far capire ai lombardi cosa possono o non possono fare», spiega il vicepresidente Fabrizio Sala. «Il decreto è condiviso con le Regioni coinvolte - aggiunge il governatore Attilio Fontana -. Abbiamo lavorato insieme alla bozza». Ecco i dettagli. Prima di tutto nella «zona rossa» non ci saranno variazioni rispetto alla scorsa settimana. Nel resto della regione cinema e teatri restano appunto chiusi. È compresa la Scala, che riapre (salvo novità) il 9 marzo. La biglietteria torna attiva mercoledì. Riaprono i musei, nel rispetto delle restrizioni sugli ingressi. È confermata la sospensione per altri sette giorni delle lezioni in tutte le scuole. I plessi potranno aprire, dove serve, per la sanificazione e quelli che sono attrezzati sono incoraggiati a ricorrere all'e-learning. I concorsi pubblici sono sospesi, a eccezione di quelli per il personale sanitario. Bar, pub e ristoranti potranno accogliere i clienti, ma solo con servizio al tavolo e garantendo la distanza di un metro fra le persone all'interno. L'accesso alle chiese, Duomo compreso, è permesso. Anche qui però presenze scaglionate e niente assembramenti, niente messe o cerimonie. Restano serrati palestre, piscine, centri sportivi, centri benessere, centri termali. Gli impianti sciistici saranno operativi, con una limitazione: capienza ridotta di un terzo negli impianti di risalita al chiuso come le cabinovie. Nelle province di Bergamo, Lodi, Cremona e Piacenza, le più colpite, nel fine settimana chiuderanno i pubblici esercizi nei centri di grande e media distribuzione e nei mercati, tranne le farmacie, le parafarmacie e gli alimentari. Altrove quindi mercati e centri commerciali sono sempre attivi. Anche i negozi dovranno evitare sovraffollamenti. Sottolinea il vicegovernatore Sala: «L'impostazione delle misure è quella dell'equilibrio necessario per far rallentare la diffusione del virus».

Infine le carceri. La Protezione civile ha iniziato a installare alcune tende pneumatiche nei 18 istituti penitenziari della regione, dove sarà effettuato il triage sanitario dei nuovi detenuti prima del loro ingresso in cella.

«Abbiamo cominciato - spiega l'assessore regionale alla Protezione civile Pietro Foroni - a Opera, Bollate, Pavia, Vigevano e Voghera. Domani (oggi, ndr) si proseguirà con Lodi, il carcere minorile Beccaria e Monza». Poi le altre strutture. I lavori sono affidati a una squadra con dieci volontari e tre mezzi dell'Associazione nazionale alpini.

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