Se il défilé va in scena tra gli affreschi IL MARCHIOGioielli Dexter: la nuova linea in piazza Piemonte

«Da Londra a New York, in molti stanno cercando di scippare a Milano il primato nella moda: bisogna mostrare agli stranieri i nostri tesori e, se necessario, aprire le nostre case». L'appello arriva dalla marchesa Marta Brivio Sforza, raffinata esponente della nobiltà milanese, corteggiatissima dagli stilisti, che l'altra sera ha ospitato centinaia di persone per il party di Hogan nel piano nobile di casa sua, a Palazzo Trivulzio, nelle stesse sale dove Vincenzo Monti studiava filologia. «E' dovere dei privati mettere in campo tutte le forze per sostenere i tre settori più forti del made in Italy: moda, arredamento, e food. In vista dell'Expo, la città deve stupire, e fare presa sugli stranieri, perché sono loro che oggi comprano i nostri marchi», prosegue Marta Brivio che, insieme a Marta Marzotto due anni fa ha fondato il Club delle Donne: «Lo scopo? Raccoglie fondi per restaurare i capolavori del Poldi Pezzoli». Proprio le due nobildonne hanno fatto da tramite fra il museo di via Manzoni e la maison Vionnet per organizzare la mostra sui bozzetti che l'artista Thayath negli anni '20 disegnava per la stilista, «omaggio alla creatività femminile» e grandissimo successo. L'altra sera, dopo la mostra (aperta fino al 25 febbraio), gli ospiti si sono persi nelle sale del museo per ammirare i capolavori di Bellini e di Botticelli. E lo stesso stupore era scritto sulla faccia di chi ieri è entrato nella Casa del Manzoni in via Morone dove Ballin, storica griffe veneziana di scarpe, ha messo stiletti e stivali nelle teche accanto ai manoscritti dello scrittore. Poco lontano, una sala con le pareti ricoperte da antichi arazzi del Museo Bagatti Valsecchi ha fatto da sfondo alle nuove creazioni di Sergio Zambon per Galitzine, che ha rinnovato il concetto di pigiama palazzo. Anche la griffe marchigiana Vic Matiè ha scelto un luogo simbolo dell'italianità: il Coro delle Monache in San Paolo Converso, gioiellino rinascimentale dove ieri il brand ha presentato i nuovi stiletti e biker ultra femminili. E ieri sera è stata la volta di Palazzo Morando, futuro museo della moda, con un evento per il lancio dei nuovi Vogue Talents (promossi da Vogue Italia e thecorner.com), da oggi (fino al 25 febbraio) in mostra con ingresso libero: 11 giovani stilisti fra i quali gli italiani Vincenzo Somarrelli, Daniele Carlotta, Licia Floria con Francio Ferrari. Milano si prende dunque la sua rivincita, giocando tutte le sue carte migliori, unendo arte, storia e moda. Oggi si replica con uno showcase per celebrare i 60 anni di Pollini al Museo Minguzzi di via Palermo, storica ghiacciaia 600esca da poco ristrutturata. E poi con il cocktail della talentuosa Stella Jean, che presenta la nuova collezione alla Galleria Marco Rossi di corso Venezia 29, fra opere d'arte contemporanea e video installazioni. Mentre al Teatro Alcione di piazza Vetra, altro luogo storico milanese, stasera sfila (e fa festa) Philipp Plein, ospite speciale la grande Grace Jones. A ricordarci che la moda è anche un gran bello spettacolo.

La nuova collezione Dexter realizzata per la Milan Fashion Week è arrivata: collane e rosari in pietre intrecciate a mano, nuovi bracciali ferma pashmina o ferma sciarpa o ferma pareo. Il ritorno della collezione sold out «L'Africa e' un Gioiello», mirata a sensibilizzare sulla lotta al bracconaggio in difesa degli animali in via di estinzione, sul sostegno alla microimprenditoria femminile in Africa.

I BIG FIVE, i cinque animali africani più rappresentativi dell'Africa e tra i quali anche quelli a maggior rischio di estinzione, Leone, Leopardo, Bufalo, Elefante e Rinoceronte, sono protagonisti di cinque oggetti preziosi. I gioielli sono acquistabili presso la Boutique Dexter di Piazza Piemonte 10 e sul nuovo sito www.dextermilano.com oltre che in una selezionata rete di rivenditori.