Se la famiglia sogna un'estate «tranquilla»

Una volta c'era solo l'oratorio, che funziona ancora benissimo, Ma è boom di nuove proposte

Se la famiglia sogna  un'estate «tranquilla»

Ormai, sono diventati un appuntamento fisso nei calendari delle famiglie italiane. Imprescindibile. I campus estivi sono un vero toccasana per tanti genitori e per più di un motivo. A partire da quello più pratico: terminato l'anno scolastico, occorre trovare una sistemazione qualificata per tanti ragazzi che, altrimenti, resterebbero a casa da soli. Invece, grazie al boom di queste vacanze organizzate, le famiglie sono tranquille e i figli possono godere di esperienze differenti tra loro, sia da un punto di vista ludico-culturale, sia a livello sociale.

Una volta (e funziona ancora in maniera più che egregia, a suon di tutto esaurito) esisteva l'oratorio estivo organizzato dalla parrocchia del paese; negli ultimi anni, invece, si è registrata una vera esplosione dei campus.

Basta digitare, nella rete, la semplice ricerca «campus estivi» e vi troverete alle prese con migliaia di link che vi rimanderanno ad altrettante proposte, per ogni tipo di tasca. Amate il golf? Ecco la settimana per imparare le tecniche di base. Volete un contatto con la natura? C'è solo l'imbarazzo della scelta. Sognate di diventare un campione di calcio? Niente di meglio che partecipare a un campus estivo organizzato da una delle squadre di A, B, Lega Pro o semplicemente dilettantistiche, tramite anche le loro società satellite: cinque giorni di allenamenti con tecnici professionisti e, hai visto mai, realizzare il sogno di essere chiamato a far parte di una di queste formazioni.

Siete appassionati di computer? Leggete, in questo focus, l'articolo su un campus che potrebbe fare al caso vostro. E così, per altre discipline: musica, canto, danza (anche hip hop), teatro. Per non parlare delle settimane legate all'apprendimento di una lingua straniera.

Tutte queste proposte sono accomunate dal fatto che, prima di ogni cosa, si bada anche all'aspetto ludico (fino a prova contraria, si tratta di vacanze), perché di scuola vera e propria, dopo nove mesi, i ragazzi non ne vogliono più sentir parlare.

E poi, volendo svariare, si potrebbe partecipare anche ai campus del volontariato, in Italia e all'estero (ma dopo adeguata preparazione), per dedicare il proprio tempo libero al prossimo. E ancora: il campus dedicato agli scacchi e alle nuove tecnologie. Sono esempi pratici, concreti, di grande professionalità e cura per i vostri figli. Loro si divertono e voi potete serenamente andare a lavorare.

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