«Se vinciamo le elezioni cancellerò quel cantiere»

De Corato, capolista di Fdi, raccoglie le firme in piazza contro l'autosilo di via Borgogna: «È uno sfregio per il centro»

Mimmo di Marzio

«Se il centrodestra vincerà le amministrative, mi impegnerò con tutte le mie forze per far cancellare quest'assurdo cantiere che sfregia il centro storico». La promessa è dell'ex vicesindaco Riccardo De Corato, capolista di Fratelli d'Italia alle Comunali 2016, che ieri è sceso in piazza per raccogliere le firme dei milanesi contro il megaparcheggio sotterraneo di via Borgogna. Al suo fianco la battagliera Stefania Orefice, candidata alle elezioni per la Zona 1 e a sua volta residente in centro. Numerosi sono stati i cittadini che per tutta la mattinata, all'ombra delle ruspe, hanno firmato al banchetto di Fratelli d'Italia e raccolto i volantini intitolati «No al parcheggio, speculazione edilizia della giunta arancione». A fare la cronologia del pasticciaccio è lo stesso De Corato, memoria storica di Palazzo Marino con tre legislature nella giunta di centrodestra e in quest'ultima come vice-Presidente del Consiglio Comunale. De Corato ricorda bene che rivestiva la carica di assessore ai Lavori Pubblici nella prima Giunta Albertini quando fu varato il piano di parcheggi sotterranei su vasta scala in città. «Era la fine degli anni Novanta e avevamo l'urgente necessità di reperire 60mila posti auto per decongestionare la città dal traffico, dalle soste selvagge e anche dall'annoso problema smog. Quel piano fu studiato per le aree più critiche, prevalentemente al di fuori del centro. Ma stiamo parlando di quasi vent'anni fa e oggi la situazione è completamente cambiata». Già, la politica cittadina ormai da tempo punta a chiudere il centro alle auto, prova ne è che i numerosi autosilos presenti nella zona sono semivuoti ed economicamente svalutati. «La svolta ci fu nel periodo in cui ero vicesindaco della giunta Moratti e introducemmo l'Ecopass che oggi si chiama Area C. Detto questo, molti parcheggi di quel piano avevano un senso e forse sarebbero stati utili anche oggi - penso a quello di piazza Bernini o piazzale Lavater - se la giunta Pisapia non li avesse cancellati pagando altissime penali». Ma quello di via Borgogna, per ragioni insondabili, non è stato cancellato. «Anzi, è stata proprio la giunta arancione ad approvarlo in via definitiva, mentre se c'era un progetto che andava cancellato, anche pagando delle penali, era proprio quello pensato in un'area che non ha alcuna criticità di parcheggi».

Ragioni insondabili, appunto. «Mica tanto, Pisapia avrà fatto i suoi calcoli pensando che una zona di pochi residenti poteva essere sacrificata. Pochi residenti ma tanti commercianti, una categoria che tradizionalmente non vota a sinistra...». Salvare il centro dal degrado è la battaglia che intende portare avanti Stefania Orefice, candidata di Fratelli d'Italia per la Zona 1.

«Il cantiere di via Borgogna - dice - è solo l'ultima vergogna in un centro storico ormai ridotto a un orinatoio a cielo aperto, con vagabondi e squilibrati accatastati sui cartoni giorno e notte, sotto lo sguardo impotente dei pochi vigili in strada. Se verrò eletta, la mia battaglia sarà riportare il centro al decoro e ad una sana normalità».

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