Sea al palo, la Provincia rischia il crac

E il giorno delle accuse e delle exit strategy. Dopo l'asta deserta per Serravalle, ieri salta la quotazione Sea. E la Provincia ora rischia il crac, mancano ancora 83 milioni chiudere il Bilancio 2012 rispettando il Patto di stabilità. In caso di sforamento l'ente ne dovrebbe restituire altrettanti al governo. Tradotto: blocco totale. Stop ai pagamenti ai fornitori, alla manutenzione di strade e scuole, investimenti per i disabili e lo sport. É corsa contro il tempo, Palazzo Isimbardi potrebbe presentare già lunedì o martedì una delibera al consiglio provinciale per mettere in vendita con un'asta-lampo le quote di Sea che non hanno conquistato la Borsa. E ieri la società e il sindaco Giuliano Pisapia hanno accusato precisamente il fondo F2i di Vito Gamberale per il mancato collocamento. Il cda ha deciso di presentare un esposto alla Consob contro il proprio socio di minoranza, l'accusa è di aver turbato il percorso della quotazione. Da due settimane F2i faceva una guerra plateale a suon di lettere ed esposti alla Consib. «Chi ha sbagliato pagherà» avverte già dal mattino il sindaco.

Un'accusa che sembra rivolta anche al Pdl che ha fatto un ricordo al Tra e alla Corte dei conti contro la delibera votata in consiglio comunale per la quotazione. É stato aperto un fascicolo. Ma Masseroli replica: «Cerchi i responsabili in casa».

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