Antonio RuzzoPigi Rabolini utilizzava la Minox e la Minolta per gli scatti piu' veloci e la Rolleiflex, che custodiva gelosamente, per gli quelli più importanti. Niente digitale. C'era il «clac» meccanico dell'otturatore e della tendina che si apriva ad avvisarti che la foto che avevi in mente, che avevi pensato e che avevi inquadrato era solo quella lì ed era andata a infrangersi sul rullo. Fine. Nessuna correzione, nessun cestino, niente raffica di scatti. Un solo clic. Erano poi carte e acidi della camera oscura a dare la risposta deinifitiva a stabilire se il lavoro era effettivamente quello che si pensava. Un'altra epoca. Che rivive in «3 scatti x 100 anni» il nuovo concorso fotografico che appassionerà fotografi e non solo, tutto dedicato a Milano e alla sua memoria nell'ultimo secolo.Promosso dall'associazione Chiamale Storie, l'ispirazione arriva dal grande reportage di Rabolini sulla città realizzato negli Anni Settanta. Un lavoro importante che ha fermato gli attimi più belli di una Milano che ovviamente oggi non c'è più e, se esiste, è completamente cambiata. Venti luoghi iconici di Milano da raccontare attraverso la fotografia in un grande contest, aperto a tutti e a cui ci si potrà iscrivere gratuitamente fino al prossimo 31 gennaio, per raccontare con le foto Milano com'era, come è stata fino a poco tempo fa e come è ora in un percorso lungo un secolo, restituito alla città in forma di racconto collettivo per immagini. L'operazione vuole raccontare il lavoro dell'appassionato fotoamatore Pigi Rabolini e del suo eccezionale lavoro di documentazione realizzato negli Anni Settanta, quando scattò le immagini di venti luoghi iconici di Milano ricreando le medesime inquadrature scovate in fotografie di inizio secolo dell'archivio Alinari. Un lavoro filologico che testimonia con assoluta precisione i cambiamenti occorsi al paesaggio urbano in poco più di mezzo secolo, e offre oggi lo spunto per una domanda: quanto è ulteriormente cambiata la città negli ultimi decenni?La risposta è attesa dai partecipanti del concorso. Che potranno provare a darla in tre sezioni: «Sguardi», aperta a chiunque, dove si chiede una singola immagine di uno dei venti luoghi immortalati a suo tempo da Rabolini, e si concentra in modo specifico sulla sua qualità artistica e sul valore creativo. «Visioni», anch'essa aperta a tutti, dove si ammettono invece fino a un massimo di tre scatti dedicati ad uno qualsiasi dei punti che simboleggino la Milano che guarda al futuro. Riservata agli studenti delle scuole medie superiori, delle università e delle scuole di fotografia è infine la sezione Reportage, che invita a ripercorrere per intero l'itinerario dei venti luoghi scelti a suo tempo da Rabolini. Al progetto vincitore di questa sezione il premio più consistente, fissato in 5.000 euro; a ciascuno dei primi classificati nelle altre categorie un riconoscimento di 2.000 euro. Tutte le immagini premiate saranno esposte al pubblico dal 14 al 27 marzo 2016 nel chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro Grassi, in occasione di una mostra che riproporrà anche le fotografie del reportage di Rabolini e quelle di inizio Novecento da lui usate come modello.
Il concorso «3 scatti x 100 anni Milano, allora, ieri e oggi» è ideato all'interno del progetto memoMI, il sito web che racconta la memoria di Milano in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano Teatro d'Europa e l'Archivio fotografico Fratelli Alinari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.