Segrate, beffa da 49 schede Ma i moderati vincono 9 a 5

La sinistra si impone con uno scarto minimo dopo un quarto di secolo all'opposizione Per la prima volta Corsico al centrodestra

La sinistra ci metterà del tempo per riprendersi dallo shock. Per la prima volta nella storia della Repubblica, Corsico ha un sindaco di centrodestra. Filippo Errante ha espugnato la più solida roccaforte rossa nel Milanese dal 1946, e al ballottaggio di domenica ha persino allargato da undici a quindici punti il distacco dalla candidata del centrosinistra - e sindaco uscente - Maria Ferrucci rispetto al primo: è stato eletto con il 57% dei voti contro il 42,9. Anche se in Lombardia, e soprattutto nell'hinterland, il crollo dell'affluenza si è sentito ancor più che nel resto d'Italia. Alle 23 il dato degli italiani alle urne si è fermato al 47%, quello registrato in Lombardia (una media dei 14 Comuni che al secondo turno) è stato del 44,8% e nella provincia di Milano (Corsico, Cologno Monzese, Segrate e Bollate) ancora più giù, al 41,03%, con il picco più basso a Bollate (36,4%) e quello più alto a Segrate (49%). E proprio qui, nel Comune tra Linate e Milano che da 25 anni era saldamente nelle mani del centrodestra, è stata uno spoglio al fotofinish che quasi all'una di notte ha decretato il passaggio di consegna al centrosinistra con Paolo Micheli, che ha avuto la meglio per un pugno di voti su Tecla Fraschini. La candidata di Forza Italia ha perso per 49 voti. Quando mancava lo spoglio di un solo seggio, la distanza era di appena 5 con lei in vantaggio, poi il mini-recupero e il sorpasso. «Anche i numeri del risultato sono un segnale dell'impegnativo lavoro che mi attende - ha ammesso ieri il neo sindaco di Segrate - e non mi riferisco soltanto alla ridottissima differenza finale tra i miei voti e quella di Fraschini. Mi riferisco al fatto che al primo turno elettorale ha votato solo una metà circa dei segratesi e ancora un poco meno al ballottaggio. E' un segnale di distacco dalla vita amministrativa della città che mi preoccupa e che non può essere sottovalutato». Ancora più minima la distanza tra vincitore e vinto a Voghera, in provincia di Pavia, dove la il duello si giocava comunque tutto all'interno del centrodestra e il candidato di Forza Italia, Udc, Ncd (appoggiato anche da liste civiche) Carlo barbieri ha battuto quello di Lega-Fdi Aurelio Torriani per appena undici schede (6.222 voti contro 6.211).

Dei 14 Comuni che tornavano al voto in Lombardia, cinque sono stati conquistati dal centrosinistra e nove dal centrodestra, il Pd può gioire per i capoluoghi di provincia di Lecco (dove è stato riconfermato Virginio Brivio) e Mantova (Mattia Palazzi ha staccato di 24 punti la candidata di Fi, Lega e Fdi Paola Burbarelli, ex assessore alla Casa in Regione). Nel giorno del suo 44esim compleanno invece il leghista Andrea Sala si conferma sindaco di Vigevano col 80,5 per cento dei consensi contro il 39,4 di valerio Bonecchi. Festa in piazza dopo la mezzanotte per Fi e Lega anche a Seregno, in Brianza, dove Edoardo Mazza ha battuto William Viganò.

A Bollate invece il sindaco uscente di centrodestra Stefania Lorusso non riesce a salvare la poltrona e passa la fascia tricolore a Francesco Vassallo (Pd, Sel e Psi) che sfiora il 54,5%. Sindaci del centrodestra a Rovato, Saronno, Lonato del Garda e Somma Lombardo.

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