Per ore la teneva sotto controllo. Aveva deciso che quella giovane bulgara di nemmeno trent'anni sarebbe stata la sua schiava, nonché fonte di reddito. Così un uomo di 33anni, anche lui bulgaro, l'ha aggredita mentre aspettava il tram in viale Forlanini, alla periferia di Milano. Poi l'ha rapita, sequestrata, violentata e infine costretta a prostituirsi.
Tutto è successo il 26 gennaio scorso, quando l'uomo l'hasorpresa alle spalle bendandola e facendole perdere i sensi. A quel punto l'ha rinchiusa in un container vicino a un cantiere edile abbandonato in via Pittari. Per giorni l’ha picchiata con calci, pugni e una catena di metallo, violentandola ripetutamente. Qualche giorno dopo l'ha poi costretta a prostituirsi prima in provincia, poi a Milano in zona Corvetto, sempre tenendola d'occhio e riscuotendo i suoi incassi.
Ma il 5 febbraio la donna è scoppiata a piangere davanti a un cliente e ha raccontato la sua storia. L'uomo ha deciso di darle una mano permettendole di chiamare un amico che l'ha accompagnata in questura per sporgere denuncia. Lo stato di salute della ragazza, piena di ferite e di echimosi, è compatibile con quanto ha raccontato di aver subito.Dopo la denuncia la bulgara è stata portata in una comunità protetta mentre il suo rapitore ha continuato a cercarla nella zona, minacciando anche di vendicarsi con chi le ha permesso di liberarsi.
Nei giorni scorsi, però, gli agenti della squadra mobile lo hanno arrestato per violenza sessuale, sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione. L'uomo era stato da poco scarcerato dopo una condanna per i medesimi reati risalente al 2008.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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