Un'adesione di massa. Il 93% delle farmacie private milanesi ha tenuto chiuso aderendo alla sciopero di ieri indetto da Federfarma contro la manovra del governo. «È una delle rare volte che i farmacisti abbassano la saracinesca in tutta Italia e già questo dice qualcosa dell'insostenibilità di questi tagli» commenta la presidente dei farmacisti Annarosa Racca. Una volta abbassate le serrande, oltre cento camici bianchi si sono dati appuntamento in piazza Scala per protestare contro la spending review. Con un gazebo davanti a Palazzo Marino, i farmacisti di Milano e della Lombardia hanno spiegato le loro ragioni alla città: «La farmacie non riusciranno a sopravvivere ai nuovi tagli. Siamo il solo settore virtuoso della sanità pubblica - spiega la Racca - e ci puniscono. I tagli siano accollati a chi se li merita».
I farmacisti chiedono l'accoglimento degli emendamenti alla spending review in favore del settore. Altrimenti sarebbero a rischio un posto di lavoro per farmacia (3mila persone in Lombardia) e potrebbero chiudere 600 farmacie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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